Il brodo di carne è una ricetta ‘must’ nel periodo invernale. Esistono 5 errori comuni che rovinano questa pietanza in modo irreparabile: lo sapevate?
Il brodo di carne è una delle più corroboranti soluzioni per affrontare il freddo e per porre rimedio alla consueta inappetenza che accompagna i primi malanni. Un vero e proprio toccasana tramandato dalle nostre nonne per farci sentire meglio quando i sintomi dell’influenza o del più semplice, ma fastidioso, raffreddore ci rendono fiacchi.
Nutriente e saporito, si sposa a meraviglia con la pasta ripiena, consegnando un primo piatto eccellente in pochi e semplici passi. Passi che però, tante volte, non vengono eseguiti nel modo corretto andando a rovinare in modo irrimediabile il risultato finale della nostra preparazione. Vediamo insieme dunque quali sono i cinque errori comuni che si compiono, spesso anche inconsapevolmente, ma che rendono il nostro brodo di carne ben lontano dalle aspettative descritte.
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Il primo sbaglio che tanti commettono è quello di ritenere questa pietanza una soluzione dell’ultimo minuto quando si hanno degli ingredienti in frigorifero da smaltire. Con la conseguenza che, in questo caso, gli errori di duplicano. Infatti da un lato c’è la fretta che anima la preparazione del pranzo e dall’altro la scelta sbagliata delle materie prime. C’è un criterio specifico nell’acquisto dei prodotti che andranno a comporre il nostro piatto e non è mai lasciata al caso.
La nostra tradizione gastronomica antica è molto rigida al riguardo, come questi due errori comuni insegnano. Infatti in primo luogo va specificato che il brodo di carne dovrebbe cuocere dalle due alle quattro ore a fuoco dolce, per consentire a tutti i nutrienti di penetrare gradualmente nell’acqua in ebollizione. Inoltre occorrerebbe far riposare la nostra pietanza almeno mezz’ora dopo lo spegnimento dei fornelli, al fine di rendere il gusto finale più ricco e genuino.
Più gli ingredienti saranno freschi, maggiore sarà il sapore finale della ricetta. Dite addio dunque agli scampoli di carote, cipolla, sedano o carne che conservate da tempo in frigorifero e che non sapete come riciclare. Ovviamente non andranno gettati, ma certamente non utilizzati per un buon brodo di carne. Il terzo errore riguarda la consistenza del brodo. Quella tradizionale è piuttosto densa e corposa, il che indica che la vostra preparazione è stata eseguita nel modo giusto. Se fosse troppo ‘liquida’ invece probabilmente avrete prolungato troppo la cottura o utilizzato ingredienti ‘vecchi’. Il quarto errore è sempre collegato a questa specifica caratteristica del brodo, la cui mancanza non va affatto rimediata con l’aggiunta di patate.
L’amido contenuto nelle patate ‘sporcherebbe’ la preparazione, andando a coprire completamente i sapori. Un ultimo errore, sempre abbastanza comune, riguarda l’eliminazione del grasso che affiora in superficie durante la cottura o dopo il ‘riposo’ del brodo. Una pratica messa in atto praticamente sempre e in realtà solo parzialmente errata. E’ giusto infatti eliminare le impurità che risalgono, ma lasciare che un pò dei grassi della carne rimangano nel brodo consente di rendere più ricco il sapore finale. Se invece volete una preparazione più ‘light’, potete anche rimuovere tutto il grasso della carne ed aggiungere un filo di olio extra vergine d’oliva all’ultimo.
Sperando di esservi stati utili nella vostra realizzazione del perfetto brodo di carne, vi lasciamo di seguito la ricetta tradizionale, proprio quella delle nostre nonne!
Consigli per la cottura
Come anticipato, il brodo dovrà cuocere gradualmente per circa 4 ore a fuoco dolce. Salate soltanto alla fine, quando si sarà ristretto. Diversamente il sapore, già abbastanza concentrato, potrebbe essere rovinato da una inutile aggiunta di sapidità. Purificate il brodo ogni tanto durante la cottura e filtratelo in un colino a maglia fitta oppure lasciatelo raffreddare ed eliminate il grasso una volta solidificato. Come consigliato, lasciarne una piccola quantità per dare maggiore gusto oppure aggiungere un filo di olio extra vergine di buona qualità.
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