Le costolette d’agnello sono un classico ma è un peccato consumarle solo durante le feste: leggi questi esempi e capirai perché
Per i romani è l’abbacchio, una carne tenerissima anche perché arriva da un agnello giovane. In tutto il resto d’Italia è agnello, la carne più gettonata nel periodo di Pasqua. In realtà puoi tranquillamente mangiarla tutto l’anno, non è un problema di tradizione. E le costolette sono certamente il taglio più prezioso in cucina.
Polpa saporita ma delicata, quella delle costolette. Ecco perché prima della cottura, in qualsiasi modo la prepariamo, ha bisogno di essere coccolata e in molti casi anche massaggiata. In pratica, ci serve una marinatura, anche se non sempre. Qui troverai 5 ricette facili ma molto efficaci per cucinare la carne a Pasqua, Pasquetta e non solo. Idee che richiedono semplicemente un po’ di manualità ma anche di pazienza.
Costolette di agnello in casseruola
Partiamo con un grande classico, le costolette di agnello in casseruola che sono adatte anche ai bambini. E partiamo anche con la prima marinatura, per la quale ci servono sempre tre parti: una grassa, una acida e una aromatica. In questo caso quindi l’olio extravergine d’oliva, il vino bianco secco e tante erbe fresche.
Lasciamo marinare la carne per almeno 2 ore in frigo e poi sarà pronta per la cottura nella casseruola. Ovviamente la marinatura non si butta: basta filtrarla e darà sapore alla carne durante la cottura.
Costolette di agnello fritte
Questo invece è un esempio di costolette d’agnello quasi in purezza, o meglio senza marinatura. Le pressiamo leggermente con il batticarne, poi le passiamo nella farina, nell’uovo sbattuto e nel pangrattato che però è stato insaporito anche con le erbe aromatiche e con un po’ di scorza di limone. L’effetto finale dopo la frittura è croccante e gradevole al tempo stesso.
Costolette di agnello in padella con il segreto della nonna
Nella nostra carrellata non poteva mancare un piatto della tradizione, o meglio con i consigli della nonna che sono sempre preziosissimi. Anche in questi caso costolette fresche, appena ritirate dal macellaio, e marinatura che parte dall’olio extravergine di oliva e dal vino bianco secco. Poi si allarga su alloro, rosmarino, chiodi di garofano, pepe bianco e nero, aglio, salvia, timo e limone. Impossibile che dopo la cottura in padella non siano anche super saporite.
Costolette di agnello come sulla brace
Qui ci serve un’efficace arte del massaggio su tutta la superficie della carne che in seguito sarà cotta sulla piastra. L’effetto è come quello della brace caldissima, quindi se non proteggiamo bene le costolette rischiamo solo di bruciarle ma non di cuocerle. Il risultato è spettacolare e anche buonissimo.
Costolette di agnello marinate come tradizione
In fondo ci siamo tenuti la marinatura classica, quella che si tramanda di generazione in generazione, a base di vino bianco secco, succo di limone e tante erbe aromatiche. Copriamo con la pellicola alimentare e mettiamo in frigo per 4 ore prima della cottura.
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