Il conto salato con 63 euro per tre pizze fa discutere, ma questa volta l’esito finale è del tutto diverso. Succede infatti un colpo di scena.
Ben 63 euro per tre pizze, è questo il prezzo che altrettanti clienti hanno pagato ad un ristorante, rimanendo non poco sorpresi per questo salatissimo conto. E come altre volte è capitato di sentire sia quest’anno (fin troppe volte nel corso del 2023, va detto) che in passato, in maniera inevitabile sono deflagrate le immancabili polemiche. Pagare così tanto, 63 euro per tre pizze, è un qualcosa che effettivamente non può passare inosservato.
La vicenda in questione è avvenuta a Genova. Ancora una volta la Liguria ha fatto da teatro per una storia simile, dopo un paio di precedenti relativi a scontrini della discordia che erano capitati tra luglio ed agosto nello specifico. Però poi c’è da dire che alcuni hanno dato ragione anche al titolare che, a mezzo social, ha fornito la descrizione dell’avvenuto dal suo punto di vista ed i maniera assai dettagliata. A chi date ragione voi?
Pagano 63 euro per tre pizze, che cosa è successo
I clienti che hanno ricevuto il conto hanno pensato subito di rendere pubblica la loro storia sui social network. Ma la stessa cosa ha fatto il ristoratore del locale genovese. Quest’ultimo ha anche pubblicato la comanda recuperata dal cestino, accanto allo scontrino battuto. Proprio a volere legittimare la sua versione dei fatti. È successo che si era presentato un gruppo di persone per chiedere la disponibilità di un tavolo.
Disponibilità che c’era, così poteva cominciare quella che sarebbe dovuta essere una piacevole serata tra amici a tavola. Erano in otto, con sei adulti e due bambini. “Ma hanno mangiato in tre, ed erano maleducati come pochissime altre volte mi è capitato di vedere”. Per il ristoratore c’era stata la furbata del dividere queste pizze tra loro. Ed il titolare del ristorante spiega tutto quanto nel dettaglio.
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Il ristoratore entra nel dettaglio e tutti gli danno ragione
Abbiamo tre pizze divise in otto piatti, con l’aggiunta di due bottiglie di acqua e due bibite. E con anche tre birre e quattro caffè. Il coperto non era previsto. Alla fine il computo totale, specifica il titolare, è di neanche otto euro a persona. “Ma davanti a situazioni come queste che deve fare un ristoratore?”. Alla luce di questa spiegazione è stato lui alla fine a totalizzare in larga parte commenti positivi e che gli danno ragione.
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L’educazione ed il rispetto sono sempre la prima cosa
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Ma occupare otto posti per meno della metà da impegnare con un pasto (tre pizze) rappresenta un fattore negativo per chi deve portare avanti un ristorante. Inoltre i clienti “indignati” che hanno scatenato questa polemica hanno evitato di dire che avevano ordinato in totale altre undici consumazioni tra bibite e bevande varie. Insomma, bisogna avere rispetto, onestà intellettuale ed anche educazione, con soprattutto la mancanza di quest’ultima dote che ha deluso il ristoratore. Ma se mettete in conto di fare tutte queste suddivisioni la pizza è sempre meglio ordinarla a domicilio.
