Basta seguire i consigli della nonna e preparerai i migliori carciofi pastellati mai mangiati: a Pasqua sono un must, non servono salse e altri trucchi
Quando arriva Pasqua sulla tavola di casa nostra c’è un piatto che non può mancare mai. Una tradizione che ha inaugurato mia nona, perché la portava avanti la sua famiglia e lo stesso facciamo noi: i carciofi pastellati con la sua ricetta sono semplicemente divini.
Ci sono tre segreti della nonna che davvero fanno la differenza in questi carciofi fritti. Il primo è nella scelta dell’ingrediente principale: quelli spinosi, liguri o sardi. Il secondo è nella pastella, arricchita con il pecorino grattugiato. E il terzo lo capirai leggendo la preparazione.
Ingredienti:
4 carciofi spinosi grandi
1 limone
400 ml olio di semi
Partiamo con la pastella che tanto lasceremo poi a riposare. Setacciamo in una ciotola la farina e aggiungiamo subito il pecorino grattugiato. Insaporiamo con la mentuccia tritata al coltello, una presa di sale fino, qualche macinata di pepe.
Ora passiamo ai carciofi. Eliminiamo le foglie e lasciamo solo 2 centimetri di gambo. Poi tiriamo via anche le foglie più esterne e con il coltello tagliamo le punte spinose. Tagliamo ogni carciofo prima a metà, eliminando la barbetta interna, poi a spicchi. Possono uscirne 6 o 8 se non li facciamo troppo fini.
Li mettiamo in una ciotola con acqua fredda e il succo del limone per non farli annerire mentre mettiamo a bollire una pentola piena di acqua. Questo è il vero trucco della nona, non solo la pastella con il pecorino. Facciamo sbollentare i carciofi per 3-4 minuti, poi li tiriamo su con un mestolo forato facendoli sgocciolare bene.
Li tamponiamo con della carta assorbente da cucina e sono pronti per essere pastellati. Prima di immergerli, però, facciamo scaldare bene l’olio di semi in una padella oppure un tegame basso, portandolo a 170°.
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Passiamo ogni spicchio di carciofo nella pastella, lo facciamo sgocciolare e poi via in padella calda. Non troppi per volta, altrimenti come per ogni frittura la temperatura si abbassa e non ba bene. Dovranno dorare per 4 o 5 minuti, girandoli sempre con una pinza o il mestolo forato. Appena hanno il colore che ci piace li tiriamo sui e li facciamo scolare bene su un vassoio coperto con carta assorbente da cucina, friggendo poi gli altri.
I carciofi pastellati si salano solo poco prima di andare a tavola, sono buoni subito ma anche tiepidi. Solo che non resiste nessuno, te lo garantisco.
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