A seguito del lockdown le abitudini alimentari degli italiani sono cambiate. Lo rivela uno studio apposito che snocciola numeri significativi.
Il lockdown ha cambiato le abitudini alimentari degli italiani. Ed in maniera significativa. Nessuno mai avrebbe immaginato che accadesse ciò che è successo, ma seppure a fatica tutti noi ci siamo abituati alla nuova situazione. Ed il resto ha fatto poi il resto del mondo.
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Limitatamente ai nostri confini, c’è uno studio dello OERSA (Osservatorio sulle Eccedenze, sui Recuperi e sugli Sprechi Alimentari) del Crea Alimenti e Nutrizione che ha voluto capire che impatto c’è stato sulle abitudini alimentari in casa nostra durante i circa tre mesi di clausura forzata tra le mura domestiche. Questa analisi ha coinvolto all’incirca 2900 persone residenti in ogni parte d’Italia. Uno su tre era uomo, con quindi un rapporto del 75% di donne e del 25% di uomini. Di questo totale, l’85% vive in famiglia ed il 22% di tale percentuale sono dei bambini mentre l’11% vive da single.
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Abitudini alimentari, sono cambiate molte cose
Le fascia di età più rappresentata
- 30 ai 49 anni (38,6%)
- 50-69 anni (36%)
- 18-29 anni (24%).
l 68% era laureato ed il 28,5% diplomato, e la maggior parte del totale (60%) seguiva una dieta non corretta. Ebbene, durante la quarantena, sono aumentati i consumi di frutta, verdura, legumi ed anche acqua ed olio extravergine d’oliva. Ma anche il consumo di dolci e di vino sono aumentati. In compenso in molti hanno cominciato a cimentarsi ai fornelli con ricette nuove. E questo sia per quanto riguarda chi aveva già esperienza in ambito culinario che per chi era un novellino. Ed è aumentata anche una certa consapevolezza di quanto sia importante inquinare di meno e cercare di avere il più basso impatto ambientale possibile.
C’è una maggiore consapevolezza sull’ambiente e sulla dieta
Più persone hanno cominciato a fare una corretta raccolta differenziata ed a produrre meno avanzi. Poi però il 44% è anche aumentato di peso per lo scarso movimento effettuato. Una cosa divenuta molto difficile da fare fuori casa, ad un certo punto. Il 37% degli intervistati ha ammesso di volere cominciare una dieta.
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