Per quale motivo l’acqua della pasta sarebbe sempre da conservare. È infatti possibile riutilizzarla in diverse maniere diverse.
L’acqua della pasta, da mettere a bollire, rappresenta un passaggio indispensabile che ci divide dal metterci a tavola a gustare una bella pastasciutta. Di norma, una volta che scoliamo fusilli, maccheroni, tagliatelle o simili, siamo soliti anche gettare via la stessa acqua.
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L’Associazione Internazionale del fabbisogno primario, come riportato dal sito ultimaparola.com, rende noto che l’acqua della pasta deve raggiungere i 90° di temperatura prima di far cuocere la pasta. Il coperchio della pentola serve a questo e renderà in 10′ tutto quanto perfetto. Ma una volta tolta la pasta dalla pentola, ecco che possiamo riutilizzare la sua acqua.
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Acqua della pasta, come riutilizzarla in tanti modi diversi
Va bene ad esempio per lavare piatti, bicchieri e posate subito dopo il pranzo. Questo grazie all’amido disciolto dalla pasta. Oppure nella stessa possiamo porre delle verdure per farle ammorbidire. E non manca anche un riutilizzo più creativo, rivolto ai più piccoli. In tanti conosceranno la pasta di sale, utilizzata dai bambini per creare di tutto e di più.
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Essa è composta da un mix di acqua, sale e farina. Così facendo avremo già pronto uno di questi tre ingredienti fondamentali. Infine c’è anche chi raccoglie l’acqua calda per farsi un bel pediluvio, che fa sempre bene.