È vero o no che l’acqua scade? Cosa succede se dovessimo berla dopo la data indicata e quali sono le differenze tra bottiglie in vetro ed in plastica.
L’acqua scade oppure no? Sia quella minerale che quella naturale che acquistiamo al supermercato possiedono, sulle loro confezioni, una indicazione temporale nella quale si consiglia di rispettare la stessa e di non protrarsi oltre al termine stabilito.
In realtà non si tratta di una data oltre la quale l’acqua scade. Semplicemente la stessa può perdere parte della propria carica organolettica e vedere svanire una porzione di sali minerali in essa contenuta.
Presupponendo che l’acqua che compriamo dai punti vendita preposti venga poi conservata nella maniera ottimale – cioè al riparo dalla luce diretta del Sole e da fonti di calore – vige un periodo che va tra i due ed i tre anni e che fa da finestra temporale consigliata per il consumo di acqua confezionata.
Nel caso dell’acqua minerale può verificarsi una diminuzione della concentrazione di bollicine contenute al suo interno, perché l’anidride carbonica originariamente presente si disperde. Questa cosa poi si velocizza ulteriormente restringendosi a pochissimi giorni di tempo nel caso delle bottiglie di acqua frizzante aperta.
Ma fino a quando resta chiusa, l’acqua – minerale o naturale che sia – non ha alcuna data di scadenza e può essere bevuta tranquillamente. Va detto però che molta, moltissima differenza la fa l’involucro originario. Infatti ci sono delle diversità marcate tra le bottiglie in plastica e quelle in vetro.
Quest’ultime si fanno preferire per tanti motivi. Anzitutto è più facile smaltirle in natura e riciclarle. Poi consentono all’acqua di mantenere una temperatura più indicata, meglio di quanto non accada con le bottiglie in plastica.
Anche per questo motivo la data di scadenza indicata sulle confezioni di acqua – che in realtà è un termine minimo di consumo consigliato entro il quale bere quell’acqua, fornisce più tempo a disposizione con l’acqua in vetro (3 anni) rispetto all’acqua in plastica (un anno e mezzo).
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Insomma, nelle bottiglie in vetro l’acqua si conserva meglio. E questa è anche una scelta a minore impatto ecologico. Poi, nel caso in cui dovessimo bere dell’acqua imbottigliata cinque o sei anni fa, per dire, non accadrebbe nulla.
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Soltanto, potremmo avvertire una variazione nel sapore e staremmo assaggiando dell’acqua dal punto di vista nutrizionale meno dotata.
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