Una nuova rivoluzione nel mondo della ristorazione sta facendo discutere i media e non solo, dato che gli scontrini shock prevedono anche il contribuito al pagamento dell’energia elettrica.
Nel corso degli ultimi mesi si è ampiamente discusso sull’aumento dei prezzi che ha colpito tutta l’Italia e non solo, un fenomeno incrementato vertiginosamente anche dall’avvio della guerra voluta dalla Russia invadendo l’Ucraina. Un qualcosa che, inevitabilmente, ha intaccato i costi del grano e derivati, olio di semi di girasole ecc… ma anche i coti della fornitura di gas ed energia elettrice.
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In queste settimane, infatti, si è parlato anche in diverse occasioni del modo in cui in tutta l’Italia cambierà considerevolmente il modo di accendere i riscaldamenti, anche se a destare preoccupazione troviamo anche gli aumenti previsti per la corrente elettrica.
I ristoranti fanno pagare anche l’energia elettrica
In queste settimane sono stati numerosi i titolari di attività commerciali che hanno deciso di affiggere alle vetrice le ultime bollette di energia elettrica che sono state recapitate, le quali prevedono degli ingenti costi economici che le imprese devono sostenere con i nuovi aumenti. Diversi setti di produzione hanno già optato per momenti alternati di lavoro, ponendo delle fasce in cui è più consigliabile produrre e non solo.
Recentemente, si è diffusa a macchia d’olio l’abitudine da parte di numerosi imprenditori nel mondo della ristorazione di aggiungere negli scontrini dei clienti una nuova voce… quella relativa, appunto, al consumo dell’energia elettrica.
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Scontrini shock in tutta Italia
Durante gli ultimi mesi, dunque, i rincari dell’energia elettrica hanno destato non poche preoccupazioni da parte dei ristoratori e non solo, anche se questi hanno cercato di reagire mandando un messaggio al Governo, ma allo stesso tempo hanno fatto storcere in naso ai clienti.
A far discutere, infatti, troviamo numerosi scontrini dove è possibile leggere voci come “Contributo Gas” e/o “Contributo energia“, avvisando così il cliente dell’incremento dei costi nel tentativo di far capire loro come tutto nel corso degli ultimi mesi sia cambiato in modo negativo e preoccupante. Una rivoluzione vera e propria, alla quale al momento non ha ricevuto alcun feedback da parte delle forze politiche, mentre i consumatori hanno risposto in modo del tutto negativo alle nuove voci sugli scontrini.
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