Quali sono gli integratori che fanno male, individuati in base ad una ricerca accurata. Bisogna fare grande attenzione.
Certi integratori fanno male, ed a sostenerlo è l’autorevole Consumer Reports. Si tratta della più importante associazione dei consumatori statunitense, la quale ha condotto una ricerca apposita.
E queste osservazioni hanno portato alla individuazione di alcuni prodotti controversi. Alcuni integratori fanno male, e la cosa corrisponde a certezza. Un utilizzo reiterato, giorno dopo giorno, e magari anche in quantità superiore alla norma, potrebbe avere degli effetti imprevisti pesanti sul corpo.
La salute è minacciata da questi ingredienti che fanno male, con possibili problemi che riguardano in particolar modo il fegato ed il cuore. Inoltre è accresciuto il rischio di ritrovarsi esposti a forme di cancro.
Inoltre i benefici offerti da questi prodotti non giustificherebbero la loro assunzione, al netto delle controindicazioni. Purtroppo i prodotti elencati di seguito si trovano facilmente reperibili in diversi negozi online in particolare.
Alcuni integratori fanno male, di quali si tratta
I prodotti individuati da Consumer Reports sono i seguenti:
Aconite (o aconiti tuber, aconitum, angustifolium, monkshood, radix aconti, wolfsbane). È indicato contro infiammazioni e dolori articolari, ma può comportare degli effetti collaterali anche gravi.
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- Barba di bosco (o lichene barbato, beard moss, tree moss, usnea, acido usnico). Comporta dimagrimento eccessivo e possibili danni epatici.
- Camedrio comune (o Germander, Teucrium chamaedrys, viscidum). Comporta gli stessi effetti.
- Celidonia (o chelidonium majus, chelidonii herba). Porta nei casi peggiori a subire mal di stomaco e danni epatici.
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Succedono eventualmente le stesse cose anche per i seguenti integratori:
- Chaparral (o Creosote, greasewood, larrea divaricata, larrea tridentata, larreastat);
- Consolida (o Blackwort, bruisewort, slippery root, symphytum officinale);
- Estratto in polvere di green tea ( o Camellia sinensis);
- Kava (o Ava pepper, kava kava, piper methysticum);
- Lobelia (o Asthma weed, lobelia inflata, vomit wort, tabacco indiano);
- Methylsynephrine (o Oxilofrine, p-hydroxyephedrine, oxyephedrine, 4-HMP);
- Pennyroyal Oil (o Hedeoma pulegioides, mentha pulegium americana);
- Polvere di caffeina (o 1,3,7-trimethylxanthine);
- Riso rosso fermentato (o Monascus purpureus);
- Tossilaggine comune (o Coughwort, farfarae folium leaf, foalswort, tussilago farfara);
- Yohimbe (o Johimbi, pausinystalia yohimbe, yohimbine, corynanthe johimbi).
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In caso di assunzione di integratori si consiglia sempre prima di sentire il parere di un medico. Anche e soprattutto in quelle situazioni particolari che possono riguardare per esempio allergie preesistenti, patologie in corso od altre situazioni che mettono sotto sforzo l’apparato immunitario. Come ad esempio una gravidanza.