Grandissimo momento nella carriera professionale di Alessandro Borghese, lo chef è pronto alla nuova vita nel cuore di Venezia… nuovo ristorante, nuovo menù, nuovo tutto!
Continua senza sosta la scalata al successo di Alessandro Borghese che punta in alto, dritto al cuore di Venezia, qui dove sta per essere aperto un nuovo Il Lusso della Semplicità che ha già fatto breccia nel cuore di loro che hanno avuto modo di recarsi nel locale del cuore di Milano.
Un importante salto di qualità per Alessandro Borghese che mette in atto un traguardo importante e che riguarda il suo business nel campo della ristorazione, seguito da un annuncio a vele spiegate.
Alessandro Borghese conquista Venezia
Lo chef Borghese è davvero inarrestabile sotto ogni punto di vista, e questa volta mette a segno un traguardo importante e che, a quanto pare, ha un posto speciale nel suo cuore, così come lo stesso cuoco e conduttore ha lasciato intendere.
Non a caso Alessandro Borghese, così come riportato anche da Cook del Corriere della Sera, ha commentato così il tutto: “Visto il Covid avremmo potuto rinunciare. Ma ci abbiamo creduto. E ora inaugurare, a fine aprile, un ristorante a Venezia mi emoziona molto: per me è una città speciale, oltre che il luogo in cui scappo con mia moglie per una fuga romantica”.
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Menù stellare… ma cosa cambia davvero?
L’obiettivo di Alessandro Borghese, dunque, è quello di differenziare poco i due ristoranti con una proposta che non differenzi troppo l’una dall’altra e che preveda i capisaldi della cucina dello chef.
Anche in questo caso, a spiegare tutto nel dettaglio è stato Alessandro Borghese: “Apertura dalle 10 con tarda colazione-brunch, pranzo e cena. Sala da 30 posti per il menu gourmet, bistrot da 50 coperti con i miei classici, dalla cacio e pepe all’agnello alla torba. Poi nuovi piatti che omaggiano il territorio, anche dell’entroterra: sarde in saor, bigoli all’anatra, risotto di Gò… Giocherò con i sapori come piace fare a me: cicchetti veneziani con influenze romane e partenopee”. Lo chef, successivamente, ha poi concluso spiegando: “Qui sono arrivati ingredienti da tutto il mondo, un cuoco può spaziare. Per gli interni, che hanno molti vincoli, mi sono ispirato alle tinte del Canaletto”.
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