La birra è una delle bevande più amate dell’intero globo. Che sia bionda, rossa o scura è da sempre apprezzata e consumata nei momenti di convivialità con parenti ed amici. Gustata fredda in compagnia, è un collante ideale per una serata di divertimento e buon cibo: versatile, fresca e gustosa piace proprio a tutti. Attenzione però, perchè questa specialità potrebbe lentamente scomparire dalla faccia della terra. E’ il risultato di uno studio messo a punto dalle Università di Pechino e della California che hanno collaborato ad una ricerca sugli effetti del riscaldamento globale sulle coltivazioni.
Allarme birra, potrebbe diventare una rarità
Dopo il caffè quindi, sarebbero le piantagioni di orzo quelle più a rischio. Nei periodi di forte siccità infatti, la produzione di questo cereale si riduce drasticamente fino a rendere impossibile la sua sopravvivenza. Attraverso una serie di analisi matematiche le due Università hanno elaborato un modello che prospetta in via del tutto preventiva lo scenario della coltivazione dell’orzo negli anni a venire. A seconda dei parametri di siccità e temperatura, la perdita stimata varia dal 3% al 17%.
Nella peggiore delle ipotesi una riduzione dei raccolti comporterebbe circa 30 miliardi di litri di birra in meno, ovvero la quantità di birra consumata annualmente in America. Ciò porterebbe naturalmente ad una drastica impennata dei prezzi, fino a raggiungere cifre esorbitanti. Basti pensare che in Irlanda entro il 2099 il prezzo della birra potrebbe salire fino al 338%. “Certamente consumare meno birra non sarà di per sé un disastro e potrebbe, anzi, avere dei benefici sulla salute” affermano i ricercatori. Bisognerebbe chiedere agli amanti della birra, quanto sarebbero disposti a pagare per un pò di fredda felicità.