Nota di allarme cibo contaminato che riguarda un prodotto venduto in tutta Italia. I motivi del provvedimento e di cosa si tratta, tutti i dettagli.
Ennesimo provvedimento di allarme cibo contaminato che arriva dal RASFF. Una delle più recenti notifiche di richiamo emanate dal Sistema Rapido di Allerta Europeo per la Sicurezza di Alimenti e Mangimi riguarda delle aragoste norvegesi, in realtà prodotte in Francia e distribuite anche nel nostro Paese.
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I crostacei in questione sono inquinati da un quantitativo in eccesso di sulfiti non dichiarati. Si tratta di additivi solitamente inseriti nel cibo per conferire maggiore sapore e rendere l’aspetto il più presentabile possibile. Ma la legge impone una soglia massima di sulfiti oltre i quali non si può andare, pena l’emissione di provvedimenti di allarme su cibo contaminato. Ed è proprio questo il caso. Analisi approfondite su un campione di un lotto di questa aragosta hanno portato all’emergere di un quantitativo di 54 mg per chilo di sulfiti. Contro un valore massimo di 50 mg per quanto riguarda prodotti ittici come i crostacei.
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Allarme cibo contaminato, il motivo del provvedimento
La presenza di sulfiti varia da alimento ad alimento. Il rischio indicato dal RASFF in questo senso è indicato come “serio”. Dopo la scoperta di questa grave irregolarità , il prodotto in questione è stato ritirato dal commercio e non si trova più sugli scaffali dei supermercati dove di solito viene commercializzato. Per quanto riguarda lo stesso RASFF, si tratta di una delle tante notifiche che vengono emesse ogni giorno in merito ad irregolarità sul cibo.
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