Il Ministero della Salute interviene per un lotto di riso contaminato, la marca è molto conosciuta. I dettagli e cosa devono fare i consumatori.
Metalli pesanti nel riso, il Ministero della Salute ha avviato il ritiro dal mercato di un lotto specifico di riso Arborio a seguito di un richiamo per rischio per la salute. L’operazione è stata decisa dopo aver riscontrato la presenza di sostanze potenzialmente pericolose per il consumo umano.
E nello specifico, questo lotto di riso Arborio è stato ritirato dal mercato a causa di un livello di cadmio superiore ai limiti legali consentiti. Il cadmio è un metallo pesante presente in natura e utilizzato in vari settori industriali, ma è anche noto per la sua tossicità e i potenziali effetti nocivi sulla salute umana.
Questo elemento si trova comunemente in alcuni fertilizzanti, batterie, rivestimenti e può contaminare il suolo e le risorse idriche. La presenza di cadmio nei prodotti alimentari, come nel caso di questo lotto di riso, è motivo di grande preoccupazione sanitaria.
Il cadmio è pericoloso perché si accumula nel corpo umano nel lungo periodo, specialmente nei reni e nel fegato. Una volta ingerito, non viene facilmente eliminato e può provocare danni gravi e cronici.
Metalli pesanti nel riso, qual è la marca e quale il lotto segnalati
Gli effetti nocivi del cadmio sulla salute umana includono danni renali, come la nefropatia e l’insufficienza renale, e problemi di ossa, come l’osteoporosi. Inoltre, il cadmio è stato associato a rischi aumentati di cancro ai polmoni e alla prostata.
Entrando più nel dettaglio, il prodotto coinvolto è il RISO ARBORIO da 1 kg, prodotto per Conad da Riso Scotti S.P.A., con codice EAN 8003170003873, lotto 136/DTMC e scadenza al 15/05/2026.
Le normative europee e italiane stabiliscono limiti rigorosi per la concentrazione di cadmio nei prodotti alimentari, al fine di proteggere la salute dei consumatori. Secondo la legislazione dell’Unione Europea, il limite massimo di cadmio per i cereali e i prodotti a base di cereali, come il riso, è fissato a 0,2 mg/kg.
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Questi limiti sono stabiliti per garantire che l’assunzione di cadmio attraverso la dieta non superi livelli considerati sicuri, minimizzando i rischi per la salute pubblica. L’esposizione prolungata o eccessiva a questo metallo può portare a gravi problemi renali e ossei, come l’insufficienza renale cronica.
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In caso di ritiri di prodotti dal mercato, come nel caso di alcuni lotti di riso Arborio, i consumatori devono seguire attentamente le indicazioni per restituire o evitare il consumo di tali prodotti.
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Occorre consegnare il lotto specificato al punto vendita di riferimento per ottenere il rimborso o la sostituzione con altro. Anche senza scontrino. Tutti gli altri lotti di Riso Arborio diversi da quello indicato sono invece perfettamente consumabili e sicuri.