Attenzione all’allarme microplastiche, che nelle nostre abitazioni può essere accentuato dall’utilizzo di un macchinario ben specifico.
Allarme microplastiche, di questa grossa problematica per l’ambiente e per la salute se ne parla da anni ed anni. Le particelle in questione derivano dagli oggetti costituiti in plastica e che possono essere di diverso tipo. Di cose in plastica presenti nelle nostre case ce ne sono a centinaia e purtroppo chi più, chi meno, rilasciano tutte delle quantità da non sottovalutare. Le conseguenze di questa cosa possono comportare dei risvolti molto negativi.
L’effetto più noto correlato all’allarme microplastiche è costituito dal fatto che l’ingestione delle stesse può causare delle interferenze all’apparato endocrino. Con anche delle alterazioni a livello genetico. Il rischio dell’allarme microplastiche è legato anche al fatto che le stesse vengono spesso e volentieri ingerite da animali da allevamento e pesci. E questo vuol dire che finiamo con l’assimilarle a tavola.
Allarme microplastiche, occhio ad un elettrodomestico che le diffonde
Ci sono diverse politiche che stanno facendo si che la produzione di oggetti in plastica verrà abbassata in futuro. I risvolti sulla natura e l’impatto ambientale fortemente negativo la dicono tutta. Le microplastiche sono presenti sia sulle vette più alte della Terra che in fondo agli oceani, ormai. E gli animali che vivono lì le possono assimilare con maggiore facilità rispetto al passato.
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In particolare poi il numero di microplastiche in tutto il mondo è troppo alto. Ora c’è uno studio che fa sapere come la percentuale di queste microparticelle dannose tendi ad aumentare con l’impiego di uno specifico elettrodomestico. Che è rappresentato nella fattispecie dalla lavatrice. Che purtroppo usiamo molto spesso. Questo è infatti uno dei macchinari più messi in azione tutti i giorni.
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Ma il primato appartiene ad un altro macchinario
I sistemi di filtraggio delle quali sono dotate non riescono a trattenere tutte le microplastiche che derivano dagli indumenti costituiti dai tessuti sintetici. E quindi le stesse finiscono nell’acqua che viene impiegata nel corso del lavaggio. Poi la stessa cosa avviene anche con la asciugatrice, che addirittura risulta essere pure più inquinante della lavatrice.
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Asciugare i tessuti in cotone ed in poliestere – che sono dei materiali plastici -comporta un rilascio ingente di microparticelle inquinanti. Quelli sintetici sono in assoluto i tessuti più nocivi, in tal senso. Nel corso di un anno da una asciugatrice fuoriescono in media 105 milioni di microfibre nocive. Allora meglio procedere dosando l’utilizzo delle asciugatrici.