Si torna a parlare del pesce e dei pericoli nascosti all’interno di questo alimento, come nel caso del mercurio. Questa volta, l’allarme ha messo in discussione la serenità dei consumatori. Ecco di cosa si tratta.

Non è una novità che alcuni pesci contengano una considerevole dose di mercurio, motivo per cui dovremmo limitare significativamente il consumo quotidiano di questi alimenti.

Mercurio nel pesce pericolo avvelenamento - RicettaSprint
Mercurio nel pesce pericolo avvelenamento – RicettaSprint

I rischi a cui esponiamo il corpo a causa della presenza di mercurio sono numerosi, ma l’informazione scientifica e quotidiana ha fatto sì che i consumatori iniziassero a calibrare con maggiore attenzione gli alimenti da scegliere per la loro alimentazione, così da poter approfittare dei benefici nutritivi senza incorrere in complicazioni.

Eppure, l’allarme diramato nelle ultime settimane ha colto di sorpresa i consumatori abituali di pesce.

Allarme mercurio nel pesce: cosa sta succedendo?

Come abbiamo spiegato in precedenza, quando parliamo di consumo quotidiano, ci sono dei rischi ai quali dobbiamo prestare attenzione e difenderci. Un esempio pratico di quanto stiamo dicendo riguarda la presenza di mercurio nei pesci che consumiamo abitualmente, come nel caso del tonno e del pesce spada.

Questi pesci, infatti, sono naturalmente ricchi di mercurio, motivo per cui è importante calibrare il loro consumo all’interno di un’alimentazione equilibrata. Potremmo farci aiutare da un medico o da un nutrizionista, ma è fondamentale ricordare che il consumo di questi pesci dovrebbe essere limitato a una volta a settimana, o al massimo due volte al mese.

Recentemente, è stato lanciato un nuovo allarme dal portale Altroconsumo.it, che ha riportato che anche altri pesci presentano una presenza considerevole di mercurio, motivo per cui dovremmo essere cauti nell’includerli nel nostro piano alimentare.

Anche questi pesci contengono mercurio, e nessuno lo sa

La ricerca effettuata dal portale ha permesso di riscontrare la presenza di mercurio anche in pesci come palombi, smerigli e verdesche. Sulla base di questa informazione, dobbiamo davvero limitare il consumo di pesce nel quotidiano, attenendoci alle indicazioni dei medici. In generale, è consigliato consumarlo non più di una o due volte alla settimana, come parte di un piano alimentare equilibrato.

Il dato emerso dallo studio pubblicato da Altroconsumo.it suscita qualche preoccupazione, soprattutto per quanto riguarda la tossicità del metilmercurio, che si accumula principalmente nei globuli rossi e si diffonde nel corpo tramite il sangue.

Mercurio nel pesce pericolo avvelenamento - RicettaSprint
Mercurio nel pesce pericolo avvelenamento – RicettaSprint

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Essendo un composto inorganico molto dannoso, il metilmercurio riesce a contaminare il nostro organismo, esponendoci a un alto rischio di tossicità. Le conseguenze dannose possono manifestarsi nel tempo a causa di un consumo eccessivo di questo metallo, motivo per cui è essenziale limitare il consumo di pesce secondo le linee guida alimentari fornite dalla comunità medica.

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