Continua a tenere banco la situazione che mostra polli con strisce bianche e segni di scottature. Sono in vendita in diversi discount.

Pollo con strisce bianche, allarme nei discount
Pollo con strisce bianche (Ricettasprint.it)

Pollo con strisce bianche ed ustioni, la segnalazione di un utente sui forum online riguardo alla presenza di esemplari venduti in queste condizioni presso una nota catena di discount ha sollevato preoccupazioni legittime sulla sicurezza alimentare.

Secondo quanto emerso, i petti di pollo a marchio “Il Podere” commercializzati da Aldi presentavano problematiche comuni come le striature bianche (white striping) e le ustioni cutanee, sintomi tipici di un allevamento intensivo.

Questa problematica non riguarda però solo Aldi, ma sembra essere diffusa anche presso altri noti discount come Eurospin e Unes. Infatti, i polli di queste catene provengono dalla stessa cooperativa, la Carnj Società Cooperativa Agricola, che rifornisce anche altre insegne come Esselunga e Carrefour.

Ciò solleva interrogativi sulla qualità e le prassi di allevamento utilizzate da tale cooperativa. Il fenomeno delle striature bianche e delle ustioni cutanee è comune nei polli broiler, ovvero quelli sottoposti a un rapido accrescimento per accelerare la produzione di carne.

Polli con strisce bianche, sono segni di maltrattamento

Pollo con strisce bianche, allarme nei discount
Pollo confezionato (Ricettasprint.it)

Questi animali, infatti, vengono spesso macellati dopo soli 21-35 giorni di vita, non avendo il tempo di svilupparsi naturalmente. L’elevata velocità di crescita, unita agli spazi ristretti in cui sono costretti a vivere, provoca numerosi problemi di salute e benessere per i polli.

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Oltre alle evidenti problematiche fisiche, questi animali non hanno la possibilità di esprimere i loro comportamenti naturali, come passeggiare liberamente, grattare il terreno, beccare, fare bagni di sabbia o battere le ali. Sono costretti a vivere appiccicati gli uni agli altri, in condizioni precarie che sembrano in contrasto con le rassicuranti immagini riportate sulle confezioni.

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Tuttavia, va riconosciuto che l’allevamento intensivo a basso costo soddisfa una precisa richiesta del mercato odierno, orientato verso prezzi contenuti della carne di pollo. Optare per metodi di allevamento più rispettosi del benessere animale comporterebbe inevitabilmente un aumento dei costi, che non tutti i consumatori sarebbero disposti ad accettare.

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Forse, come già avvenuto per le uova, sarebbe opportuno introdurre un’etichettatura chiara che permetta ai consumatori di distinguere le diverse tipologie di pollo. In modo da effettuare scelte d’acquisto più consapevoli. Questo, insieme a una maggiore sensibilizzazione sul tema, potrebbe rappresentare un primo passo verso un miglioramento delle condizioni di allevamento e della qualità dei prodotti offerti.