C’è una classifica di qualità che riguarda la pasta più e meno consigliata da acquistare quando fai la spesa, con un rischio improvviso.
Oggi più che mai è fondamentale prestare attenzione a ciò che mettiamo nel carrello al supermercato e, soprattutto, a quello che finisce sulle nostre tavole. Come diceva il filosofo Ludwig Feuerbach, “Noi siamo quello che mangiamo”, quindi è essenziale capire cosa stiamo effettivamente comprando e consumando.
Un caso emblematico è quello della pasta, uno degli alimenti-cardine della dieta mediterranea e del nostro patrimonio culinario. Negli ultimi tempi, infatti, l’attenzione si è concentrata sulla presenza di pesticidi e altre sostanze chimiche all’interno di diversi marchi di pasta in commercio.
Uno studio condotto dalla rivista svizzera K-Tipp ha analizzato ben 18 marche di pasta, di cui 13 prodotte con grano duro e 5 con grano biologico. L’obiettivo era verificare la presenza di glifosato, uno dei pesticidi più utilizzati in agricoltura, anche se non ancora vietato del tutto e soggetto a limiti massimi di legge.
Purtroppo, il test ha rilevato la presenza di residui di glifosato in quasi tutte le marche analizzate, ad eccezione di un solo brand: la pasta Barilla. Sia gli spaghettoni che le penne rigate integrali a marchio Barilla sono risultati completamente privi di pesticidi, compreso il pericoloso pirimifos, un insetticida molto tossico per gli organismi acquatici e per l’essere umano.
Questo risultato non stupisce più di tanto, considerando che la pasta Barilla è un prodotto italiano, realizzato con grano 100% italiano e senza l’utilizzo di sostanze chimiche nell’intero processo produttivo. Al contrario, la maggior parte degli altri marchi testati, pur essendo anch’essi molto noti e diffusi sul mercato, hanno mostrato la presenza di residui di pesticidi.
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Naturalmente, anche i prodotti di pasta biologica hanno superato il test, risultando privi di qualsiasi contaminazione chimica. Tuttavia, il costo più elevato di questi articoli può rappresentare un ostacolo per molte famiglie, soprattutto in un periodo di rincari e inflazione.
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Insomma, la scelta della pasta giusta da portare in tavola diventa sempre più cruciale per la nostra salute. Se da un lato il prezzo più basso della pasta convenzionale può essere allettante, dall’altro lato i rischi legati all’esposizione a pesticidi e sostanze tossiche possono avere conseguenze molto più gravi sul lungo periodo.
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Per questo motivo, il consiglio è quello di optare, quando possibile, per la pasta biologica. Oppure per i marchi più affidabili, come il caso esemplare di Barilla. Che hanno dimostrato di poter garantire prodotti sicuri e privi di contaminazioni. Perché, come ci ricordava Feuerbach, siamo davvero quello che mangiamo.
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