Un nuovo allarme è stato lanciato sul mercato per il consumo delle uova, sono stati riscontrati dei gravi rischi per le salute della persona. Ecco di cosa si tratta.
Nel corso delle ultime settimane sono state numerose le notizie lanciate nel mondo dell’informazione relativo ai rischi derivanti dal cibo, i quali hanno poi condotto anche al ritorno dal mercato di alcuni alimenti perché reputati dannosi per la salute dell’uomo con vari casi anche di ricovero in ospedale.
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In queste ultime ore, però, un nuovo allarme ha colpito le uovo a seguito di un rischio microbiologico, notizia preoccupante che sta facendo il giro dei media a seguito dei fatti che si sono verificati di recente.
Allarme uova, scatta il ritorno
Come abbiamo avuto modo di spiegare precedentemente, nel mirino dell’attenzione dei media troviamo il nuovo allarme che è stato innescato a seguito dalla diffusione di una notizia che riguarda la distribuzione di una determinata marca di uova per la quale è scattato il ritiro.
Nel corso delle ultime settimane, dunque, è scattato il ritorno per le uova a marcio Uova Copav di Aurora per i seguenti lotti:
- 22420650AVI: quello con data di scadenza o termine minimo di conservazione del 14 novembre 2022
- 22420655AVI: quello con data di scadenza o termine minimo di conservazione del 16 novembre 2022
- 22430669AVI: quello con data di scadenza o termine minimo di conservazione del 17 novembre 2022
- 22440674AVI: quello con data di scadenza o termine minimo di conservazione del 23 novembre 2022
- 22420634AVI: quello con data di scadenza o termine minimo di conservazione del 27 novembre 2022.
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Grave rischio nelle uova
Secondo quanto reso noto dalla stampa nazionale, dunque, è stato riscontrato un grave rischio microbiologico dopo essere stata rivelata la presenza della salmonella sul guscio delle uova.
Ricordiamo, infatti, che i sintomi della salmonella possono essere i seguenti: nausea e dolore addominale crampiforme, subito seguiti da diarrea acquosa, febbre e vomito. Qualora si dovessero presentare alcuni dei sintomi è necessario richiedere l’intervento del medico e recarsi immediatamente all’ospedale.
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