L’allergia al nickel si sta rivelando negli ultimi anni sempre più frequente, dato l’utilizzo di questo elemento in moltissime preparazioni: dalle padelle alla bigiotteria, fino alla contaminazione degli alimenti, alcuni dei quali ne contengono percentuali anche naturalmente. Il primo passo da fare quando si scopre di soffrire di questa allergia è rivolgersi ad un medico specialista nella materia che, coadiuvato da un nutrizionista, possa guidarvi in modo consapevole e sereno nella scelta dei cibi consentiti.
E’ senza dubbio impensabile concepire un’alimentazione escludendo per sempre determinati prodotti: basterà invece affidarsi ad un esperto per comprendere che ci sono rimedi che vi consentiranno gradualmente di inserirli nuovamente nella vostra alimentazione quotidiana.
Allergia al nickel, forme esistenti e vaccino
Ci sono due livelli di gravità inerenti all’allergia al nickel: una forma più lieve, che causa reazioni al contatto e quella alimentare, più importante e fastidiosa. Ebbene, contro quest’ultima è possibile effettuare un vaccino di nuova generazione che è risolutivo nel 75 per cento dei casi circa. Nel corso della somministrazione dello stesso, che avviene in compresse, sarà possibile sperimentare l’efficacia della cura testando la reintroduzione di cibi contenenti questo elemento nella dieta normale. La lista degli alimenti contenenti nickel è lunghissima. La quantità varia molto in funzione del contenuto nel suolo e nelle acque, della stagione e del clima.
Allergia al nickel: quali alimenti si possono mangiare?
Ecco dunque tutti gli alimenti che è possibile mangiare, senza temere possibili reazioni che vanno dalle eruzioni cutanee a periodi di gonfiore, stipsi o diarrea.
Verdure: Scalogno, peperoni, scarola, valeriana, zucca, radicchio, zucchine, insalata belga, barbabietola fresca e cetrioli
Cereali: Farina di grano 00, Farina di riso, riso, pasta da farina di grano 00, pasta di riso
Proteine animali: Pollo, tacchino, orata, branzino, dentice, uova
Latticini: ricotta, yogurt, formaggi freschi, parmigiano e grana padano dopo i 22 mesi
Frutta: Arance, mandarini, limoni, pomeli, meloni, cachi, melograno, mele
Condimenti: Olio extra vergine d’oliva, burro, sale, aceto di mele e aceto di riso
Spezie: Curcuma, zenzero, paprika, aglio, zafferano, pepe, peperoncino
Prodotti per dolci: zucchero, miele, sciroppo di riso, vaniglia
Altro: Acqua naturale, caffè (meglio da caffettiera o, in alternativa da macchinetta senza parti in metallo)
Bisognerà inoltre utilizzare strumenti in cucina che rispettino l’assenza di nickel nella composizione per evitare la contaminazione degli alimenti durante la cottura.