Si è verificato un grave caso che ha fatto scattare l’allerta per muffa rinvenuta nei formaggini di una marca molto famosa. Interrogata sull’accaduto, vi forniamo le info e la risposta dell’azienda in questione.
Si tratta di un episodio risalente ad appena qualche giorno fa che ha visto protagonista un consumatore. Il quale, allertato dal figlio ha scoperto la presenza di una sorta di sostanza scura all’interno di un formaggino. L’accaduto è stato segnalato a ‘Il Fatto Alimentare’ e documentato con foto dalle quali si evince chiaramente che il prodotto in questione non era affatto scaduto, bensì alterato da una muffa grigia.
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Allerta muffa nei formaggini | Tutte le info | La risposta dell’azienda
Fortunatamente il prodotto non è stato consumato. Il bambino ha subito avvertito il genitore il quale ha prontamente sequestrato il formaggino e allertato la casa produttrice. Come lo stesso protagonista della vicenda riporta, dovrebbe trattarsi di cenere di sigaretta trovata nel contenuto di un prodotto a marchio ‘Parmareggio’.
Quest’ultimo, tra i migliori tra l’altro proprio per l’alta qualità delle materie prime, è noto soprattutto per la destinazione di una categoria di alimenti a base di latte alla fascia più giovane, dall’infanzia alla preadolescenza. Il consumatore, come anticipato, ha inviato subito le immagini all’azienda, ottendendo però una risposta a suo dire poco soddisfacente. Chiamando al corrispondente Ufficio Qualità la scorsa settimana ed allegando le immagini del formaggino, la casa produttrice ha avviato una indagine per risalire al lotto di produzione per verificare che cosa concretamente sia potuto accadere.
Dalle risultanze dell’azienda infatti, è sembrato altamente improbabile che si sia potuto trattare di cenere di sigaretta, essendo il processo di lavorazione a ciclo chiuso, senza possibilità di inquinamenti esterni durante le fasi. Vigendo inoltre il divieto assoluto di fumo in tutto lo stabilimento, compresi i reparti e le zone comuni. La ‘Parmareggio’ ha di conseguenza opposto al consumatore che l’unica evenienza possibile sia la presenza di muffa. Un evento raro, ma possibile, generato da qualche microforatura dell’imballo primario dovuto ad un difetto di confezionamento. Oppure successivamente, durante le fasi di spedizione e conservazione. Del lotto in oggetto, sono in circolazione 13.440 pezzi e alla data odierna, non risulta all’azienda essere pervenuto alcun reclamo o segnalazione.
Muffa nei formaggini: informazioni utili per la sicurezza del cliente
Scusandosi con il cliente per l’inconveniente riscontrato, la ‘Parmareggio’ ha assicurato e garantito che la realizzazione dei prodotti avviene secondo rigorosi standard di qualità. Ciò per poter fornire ai consumatori prodotti all’altezza delle loro aspettative. Nonostante ciò il protagonista della vicenda non ritiene veritiero quanto affermato dalla casa produttrice. Continuando a sostenere che si tratti di cenere ed obiettando l’infrazione delle normative sul rispetto dei divieti segnalati sul luogo di lavoro.
Dalle immagini condivise su ‘Il Fatto Alimentare’ risulta il numero 1937/3A che dovrebbe corrispondere al lotto di produzione, con termine ultimo di scadenza 28 febbraio 2020. Ci fidiamo di quanto affermato dalla azienda, ma soprattutto quando si tratta di bambini, la prudenza non è mai troppa. Se dunque avete acquistato i formaggini in questione e le informazioni corrispondono, verificate preventivamente l’eventuale presenza di muffa o simili e segnalate prontamente l’accaduto a chi di dovere.
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