Scattata l’allerta in vista del Natale. Alcune specie di crostacei sono risultate contaminate e quindi inadatte al consumo umano. Le informazioni che si stanno diffondendo a macchia d’olio rivelano dei dati inquietanti in merito. In prossimità delle festività natalizie, in occasione delle quali si è soliti prediligere prodotti particolari e soprattutto di mare per le preparazioni culinarie, emergono situazioni di grave rischio per la nostra salute. Soprattutto se si considera che si tratta di due specie dei mari italiani, normalmente ritenute particolamente prelibate e di qualità eccelsa.
Stiamo parlando dei pregiati scampi e gamberi viola, tipici della pesca del mare di Sardegna e ritenuti quasi un cibo degli dei per la loro carne dal sapore delicato e dal profumo caratteristico. E’ l’Università di Cagliari ad aver elaborato uno studio in merito alla contaminazione dei prodotti del mare e ad aver pubblicato i dati relativi sulla rivista scientifica ‘Environmental Pollution’. Dalle analisi sui crostacei è emerso un fattore sconcertante: anche in essi sono state rinvenute quantità oltre il consentito di microplastiche.
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Allerta Natale | Crostacei contaminati | Info inquietanti
I ricercatori hanno analizzato gli stomaci degli ottantanove crostacei pescati in quattordici siti diversi al largo delle coste della Sardegna. Ben l’ottantatre per cento di essi conteneva in media 5,5 microplastiche, con picchi che arrivavano a 42 particelle per singolo individuo. Confermando quindi la presenza di quattrocentottantatre microplastiche negli scampi e con dati molto simili anche per quanto riguarda il gambero viola. Frammenti di plastica sono stati trovati infatti nel sessantasette per cento dei sessantatre gamberi viola pescati. Questi presentavano in media 1,6 particelle ciascuno, con un massimo di tre per gambero ed un totale di 70 microplastiche isolate.
Insomma, anche i prodotti più pregiati della nostra cultura gastronomica non sono esenti dal fenomeno dell’inquinamento ambientale. Pur se si trovano in zone ritenute estremamente preservate dal punto di vista ecologico. Un campanello d’allarme che dovrebbe indurre ognuno a prestare maggiore attenzione. E non solo a ciò che acquistiamo e portiamo in tavola, ma anche ad un utilizzo più consapevole degli oggetti in plastica. Allo stesso modo bisogna considerare l’importanza che ha una corretta cultura dello smaltimento, che dovrebbe essere inculcata fin da piccoli. Il mondo, tutto sommato è ancora nelle nostre mani e non solo per il cenone di Natale.
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