‘Il Fatto Alimentare’ contesta i recenti reportage di ‘Striscia la Notizia’ in merito ai presunti rischi sull’argomento alluminio alimenti: “Dati esagerati”.
A dicembre ‘Striscia la Notizia’ aveva posto l’attenzione riguardo ai rischi connessi all’alluminio per alimenti. Rivestire il cibo che intendiamo conservare utilizzando le pellicole in carta stagnola può comportare infatti delle controindicazioni. Ma il Ministero della Salute smorza i toni allarmistici scaturisti a seguito di quel servizio realizzato dalla trasmissione di Canale 5. L’alluminio infatti non è un materiale nocivo per la salute. È invece l’uso sbagliato che a volte ne facciamo a portare all’insorgere di problemi. Il Fatto Alimentare però ritiene che ‘Striscia la Notizia’ abbia utilizzato dei toni eccessivamente allarmistici. Infatti in un esempio di ‘impacchettamento’ con alluminio di alimentari, l’inviato Max Laudadio non specifica la quantità di alluminio che può confluire nel cibo avvolto e messo in stato di conservazione. La grafica ad integrare l’immagine di un pomodoro avvolto dalla stagnola fa riferimento al numero 300. Che però non è indicativo dei nanogrammi per grammo, bensì dei miliardesimi di grammo.
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Alluminio alimenti, ‘Il Fatto Alimentare’ contesta ‘Striscia la Notizia’
In tal senso comunque sembra esserci una disparità di giudizio tra i dati comunicati dall’Istituto Superiore di Sanità italiano ed il BfR, l’istituto di valutazione del rischio tedesco. L’ente di casa nostra parla di alluminio presente in tutti gli alimenti con concentrazioni tra i 1000 ed i 2000 nanogrammi per grammo. Il BfR invece fa riferimento a 5000 nanogrammi per grammo. Sono comunque concentrazioni molto contenute. Basta utilizzare l’alluminio in maniera corretta. Un esempio di effettiva situazione nociva per la salute fa sapere che ci vorrebbero 160 pomodori da 200 grammi ciascuno (più di 30 kg all’incirca) con 10 mg di metalli, da mangiare in maniera ininterrotta per una settimana. Solo in tal caso insorgerebbero i primi problemi. Per sentirsi comunque abbondantemente nell’ambito della cautela, è meglio non tenere avvolti gli alimenti per più di un giorno nella carta stagnola. Specialmente ad alte temperature.
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