Basta a posate, bicchieri, piatti e ciotole realizzate in bambù: sono nocive sia per l’ambiente che per le persone, è ufficiale.
Ambiente, una decisione molto importante ed altrettanto gradita giunge da parte della vicina Svizzera. Lo Stato elvetico ha fatto sapere che in futuro bandirà qualsiasi stoviglia realizzata in bambù. Piatti, bicchieri e posate realizzati con questo materiale naturale non sono così salutari come si potrebbe pensare.
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Oltre ad un impatto sull’ambiente per la loro realizzazione – dall’abbattimento delle piante predisposte fino ai processi industriali – con grossa sorpresa si scopre anche che le stoviglie in bambù non sono biodegradabili e possono risultare potenzialmente nocive per la salute.
La notizia è stata comunicata in via ufficiale dall’Ufficio Federale della Sicurezza Alimentare e di Veterinaria della Svizzera. Un esponente dell’Ente ha confermato il tutto alla RSI, l’emittente principale del Paese che confina con l’Italia. Non si conoscono ancora le tempistiche che riguarderanno questa scelta.
La decisione è motivata da diversi studi compiuti in altri Paesi. A seguito di questi è emersa la scoperta per la quale piatte e ciotole in bambù possono rilasciare la melamina se sottoposte a contatto con alimenti caldi.
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Ambiente, niente più stoviglie in bambù: “Sono pericolose”
Si tratta di un composto di formaldeide e di melammina, due sostanze potenzialmente cancerogene e che fanno parte delle resine mescolare alla fibra delle piante di bambù per far si che quest’ultime conservino forma e resistenza.
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Lo stesso bambù deve essere necessariamente inglobato, con l’utilizzo supplementare di altre sostanze all’interno dei procedimenti di lavorazione industriale che lo riguardano. Ciò porta all’emergere di condizioni che possono risultare pericolose.
La melamina in sé non è pericolosa, ma solo quando di buona qualità. In caso contrario può risultare nociva e cancerogena. La migrazione di sostanze pericolose nel cibo è un fenomeno che avviene in maniera più frequente di quanto si possa immaginare, come confermato da ulteriori studi preposti.
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Considerando anche i Paesi dell’Unione Europea, ci sono diverse nazioni che hanno annunciato in passato di ritirare i prodotti che si è scoperto essere pericolosi. Si tratta di:
- Austria;
- Belgio;
- Finlandia;
- Danimarca;
- Lussemburgo;
- Olanda;
