Interviene l’Antitrust per scovare eventuali irregolarità e speculazioni riguardo a riscontrati casi di rincaro dei prezzi di beni di prima necessità .
L’Antitrust, Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, ha fatto sapere di avere dato il via ad una inchiesta che riguarda diversi operatori della grande distribuzione e dei supermercati.
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Scopo del procedimento è individuare quei casi di aumento dei prezzi nella vendita sia al dettaglio che all’ingrosso di generi di prima necessità . Si tratta di alimentari, detergenti, disinfettanti ed anche guanti e mascherine, molto richiesti negli ultimi mesi, per via della ormai ben nota emergenza sanitaria. Tutto ciò risulterà utile non solo per stroncare eventuali pratiche illegali ma anche per soffocarne di eventuali nuove.
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Antitrust, si indaga sull’aumento dei prezzi dei beni di prima necessitÃ
Apprendiamo che ci sono all’incirca 3800 punti vendita in tutta Italia interessate dalle rilevazioni dell’Antritrust. L’Ente si è servito anche dei dati Istat e hanno portato lo stesso ad affermare che a marzo 2020 c’era stato un rincaro dei prezzi su molti prodotti alimentari rispetto ai mesi precedenti. Tra l’altro la maggior parte di questi aumenti riguarda zone ‘non rosse’. Le rilevazioni vanno avanti. Si spera però che la difficile situazione attuale non possa dare adito ad una reiterazione della cosa anche in futuro.
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