Anche lo chef Antonino Cannavacciuolo come tanti altri, ha iniziato a proporre un menù da asporto. Quanto costa ordinare un pranzo a domicilio?
Dopo i vari Cracco e colleghi, anche il cuoco stellato partenopeo ha scelto questa opzione per tornare a decollare dopo la lunga sospensione conseguente all’emergenza sanitaria. Durante la quarantena Antonino ha deliziato i suoi innumerevoli followers con diverse proposte culinarie.
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Dalla ricetta del ragù napoletano alla pastiera, fino ad alcuni filmati e foto che ritraevano momenti della sua vita privata. Insomma ha cercato di rendersi utile tenendo compagnia con la sua bravura e la sua innata simpatia, suggerendo qualche trucco per arricchire i pasti con piatti speciali.
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Antonino Cannavacciuolo | Pranzo a domicilio | Quanto costa
Tornato alla propria attività di ristorazione, come anticipato, Antonino non poteva esimersi dal proporre le sue meravigliose pietanze anche a domicilio. Soltanto però con i suoi bistrot perchè il più famoso dei suoi locali, Villa Crespi ad Orta di San Giulio, risulta ancora chiuso.
Non è ancora prevista una data di riapertura, probabilmente perchè lo chef starà studiando con il suo staff tutti gli adeguamenti necessari in vista del grande ritorno.
Il bistrot di Torino è già attivo con il servizio di take away e di delivery dal tredici maggio. Per ordinare bisogna prenotare i pasti entro le 10.30 se si vuole il pranzo, mentre entro le 18 per la cena: le consegne possono essere effettuate soltanto sul territorio cittadino. E’ possibile scegliere i piatti da un menù apposito che prevede anche una proposta standard al costo di cinquantacinque euro. In quest’ultimo caso la carta prevede un primo di paccheri di Gragnano con ragù napoletano, guancia di vitello con nocciole e friggitelli, tonno vitellato con maionese di bottarga ed un babà napoletano.
Il bistrot di Novara invece, consente anche ai residenti dei paesi limitrofi di poter assaporare le delizie dello chef stellato. E’ possibile fin dall’otto maggio, ordinare le favolose proposte dello street food partenopeo come calzoni fritti, frittatine di pasta e simili. Oppure si può scegliere tra l’insalata Nizzarda, i ravioli del plin alla piemontese oppure un goloso dolce. I piatti più elaborati hanno un costo medio di 12 euro, mentre i dessert hanno tutti il prezzo fisso di 5 euro. Insomma, costi assolutamente abbordabili per togliersi uno sfizio stellato, in attesa della riapertura di Villa Crespi!
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