In cucina non si butta via nulla, nemmeno l’acqua di cottura dopo averli cucinati che potete impiegare benissimo nella realizzazione di qualcosa che vi sorprenderà .
Numerosi alimenti contengono una lunga serie di valori nutrizionali che spesso vengono rilasciate nell’acqua durante il processo di cottura, un esempio pratico per capire quanto stiamo dicendo la possiamo riscontrare durante la realizzazione di minestre varie ed eventuali per le quali l’abitudine è quella di cucinare la pasta con la stessa acqua utilizzata durante la prima fase.
Allo stesso modo bisogna prestare molta attenzione all’acqua di cottura degli asparagi, la quale può essere usata in un modo assolutamente stupefacente e in grado di lasciare senza parole.
Se hai cucinato asparagi non buttare la sua acqua!
L’arrivo della bella stagione porta la possibilità di portale in tavola nuove verdure di stagione in grado di arricchire così i nostri piatti e anche le nostre insalate, così come nel caso degli asparagi ricchi di grandi sostanze nutritive, vitamine e minerali che fanno sì che questo alimento dovrebbe essere inserito almeno una volta alla settimana nell’alimentazione di ognuno di noi.
Infatti, il consiglio è quello di non buttare mai l’acqua di cottura degli asparagi lessi in pentola la quale si è rivelata essere un vero e proprio elisir di bellezza.
Ecco perché dovresti bere l’acqua degli asparagi
Recentemente uno studio effettuato da un team di esperti ha fatto luce sulle proprietà nutrizionali importanti che l’asparago rilascia nell’acqua durante la cottura, le quali non andrebbero mai sprecate in alcun modo!
In questo caso, dunque, il consiglio è quello di prendere l’acqua di cottura degli asparagi, filtrata bene le eventuali residui di verdura, la quale può essere usarla come tisana dagli effetti drenanti e disintossicanti (detox) per il nostro corpo. Infine, Altro consiglio molto importante è il caso di arricchire tale acqua di cottura con un succo di limone e, soprattutto, non mettere in alcun modo zucchero.
Questa tisana, però, può essere assunta solo poche volte nell’arco di un mese dato che tra gli effetti indesiderati sono stati registrati un odore alterato delle urine e dei piccoli problemi renali.