La festività di Pasqua è ufficialmente trascorsa, motivo per cui è davvero molto importante stilare una lista degli avanzi rimasti dopo il pranzo e fare in modo che questi vengano conservati perfettamente, tenendo conto del tempo che abbiamo a disposizione, sia per quanto riguarda il congelatore che il frigorifero.
Nel momento in cui stilamo la lista degli avanzi di Pasqua, infatti, dobbiamo tenere conto degli alimenti che intendiamo consumare a breve e di quelli per i quali desideriamo avere più tempo a disposizione.
Gli alimenti preparati che abbiamo servito in tavola, infatti, solitamente rimangono perfetti per circa quarantott’ore; in alcuni casi, come per la carne cotta, abbiamo fino a tre giorni a disposizione, ovvero 72 ore.
Tutto cambia nel momento in cui facciamo riferimento al congelatore, che conserverà perfettamente i nostri alimenti, ma è strettamente collegato all’uso del frigorifero, un dettaglio che spesso si tende a sottovalutare.
Inevitabilmente, come abbiamo avuto modo di spiegare precedentemente, la risposta a questa domanda può dipendere da numerosi fattori. Ma iniziamo subito dicendo che c’è una differenza nei tempi di conservazione tra un piatto e l’altro. La carne, così come la pasta cotta, solitamente può essere conservata nel congelatore per circa tre mesi, mentre in frigorifero rimarrà perfetta per quarantott’ore.
La besciamella, il brodo di carne o di pesce, invece, possono essere conservati in congelatore per circa 5 o 6 mesi. Altro dettaglio molto importante da tenere a mente: i dolci hanno una forbice di tempo diversa che va dai quattro agli otto mesi. Quelli già congelati, come nel caso delle torte gelato, invece, possono rimanere in freezer per circa nove mesi.
Il tutto non finisce qui, perché soprattutto per quanto riguarda le pietanze salate, come nel caso di pasta, pizza, piatti a base di pesce o carne, dobbiamo prestare molta attenzione non solo alla conservazione degli alimenti, ma anche al processo di conservazione.
Infatti, nel momento in cui conserviamo i nostri alimenti per il tempo necessario, segnando la data di conservazione e prestando molta attenzione a tutti questi aspetti fondamentali, ciò che è necessario fare poi è procedere a un corretto processo di scongelamento. Senza questo passaggio, infatti, non riusciremo a mantenere la qualità dell’alimento né tanto meno il suo sapore e la sua consistenza dopo il riscaldamento.
Il consiglio, infatti, è quello di non procedere mai con uno scongelamento diretto, magari in forno o in microonde. Se avete già intenzione di consumare quel tipo di alimento per pranzo o cena, ad esempio, ciò che dovete fare è tirarlo fuori dal congelatore un giorno prima.
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Dopo aver eseguito questa operazione, trasferite il piatto in frigorifero, dove la temperatura sarà bassa ma non così calda come quella in casa, che potrebbe provocare un’alterazione dell’alimento, dando un sapore acido. Una volta scongelato, potete tranquillamente riscaldare l’alimento che si sarà decongelato in modo naturale, conservando tutti i suoi aspetti originali.
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