L’Europa e non solo deve fare i conti con una piaga enorme, rappresentata dall’influenza aviaria. Tantissimi gli animali eliminati per precauzione.
Nelle ultime settimane sta destando sempre più allarme il sistematico proliferare di cluster di aviaria. L’influenza che colpisce generalmente il pollame sta proliferando in vari stati d’Europa ed in particolare del Regno Unito. Uno dei ceppi della malattia che colpisce i volatili si è manifestato in un allevamento inglese.
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A seguito di questa scoperta c’è stato l’abbattimento di ben 13mila animali oltre ad una serie di provvedimenti restrittivi sulla crescita dei capi. Le autorità preposte, in particolare, hanno vietato la circolazione di polli ad una distanza superiore ai 10 km dagli allevamenti di riferimento. Sono anche partiti dei controlli per individuare dei focolai di aviaria e l’individuazione e l’eliminazione di altri animali infetti. Nonostante non sia provato un salto di specie all’uomo per quanto riguarda questo tipo di influenza dei volatili, tale situazione potrebbe comunque dare adito a delle fonti di pericolo in caso di consumazione di carne di esemplari contagiati. Gli enti preposti raccomandano di cuocere ad elevate temperature la carne, oltre a seguire le regole igieniche in maniera corretta.
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Aviaria, migliaia e migliaia gli animali abbattuti: da dove arriva il virus
Nello specifico, vanno utilizzati utensili differenti per ciascuna azione preparatoria svolta in cucina. Dopo ogni impiego poi occorre lavare in maniera approfondita gli stessi. Una situazione simile, a causa dell’aviaria, è avvenuta anche in Germania ed Olanda, con altre migliaia e migliaia di abbattimenti. Ma questo problema non sta riguardando solamente l’Europa. Pure il Giappone ha dovuto eliminare addirittura 330mila polli per colpa di un cluster di aviaria. Il sospetto è che il virus sia giunto dalla Russia. A portarlo sarebbero stati degli stormi di uccelli migratori. Il fatto che l’agente virale sia penetrato tanto in Europa quanto in Giappone sembrerebbe una delle prove che indicano Mosca e dintorni come fonte d’origine dello stesso. Infatti il vastissimo territorio russo è posto proprio a metà strada tra il nostro continente e l’estremo oriente.
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