L’allarme salmonella nella nostra nazione non si arresta, un bambino di 10 anni è finito in ospedale dopo aver mangiato un wurstel. Ecco come sta adesso.
Durante gli ultimi mesi sono state numerose le notizie che sono state pubblicate da vari magazine di cronaca circa il dilagare e il crescente numero di casi salmonella e anche listeria, tanto da innescare l’allarme che sta dilagando in tutta la nazione.
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La conferma di quanto detto, non a caso, arriva anche dai vari casi di parenti ospedalizzati che sono risultati poi positivi al tampone, facendo sì che le Asl locali provvedessero subito al ritiro dei lotti incriminati, così come avvenuto di recente nei dintorni di Caserta dove la salmonella ha colpito un bambino di soli 10 anni dopo un pasto degustato in casa.
Si tratta di una notizia che in pochissimo tempo ha fatto il giro del web e dei media nazionali, un caso che si aggiunge a quelli già registrati nel corso degli ultimi mesi e che sta veramente mettendo in allarme l’intera nazione nonostante l’efficiente intervento delle Asl locali sempre attive sul territorio in materia di cibo e contaminazione.
Nel corso delle ultime ore, infatti, è stata diffusa la notizia del ricovero di un bambino che ha accusato un grave malessere dopo aver mangiato un wurstel, così come riferito anche da Dissapore.it. Il bambino in questione è stato soccorso dai medici dopo aver presentato i seguenti sintomi: nausea, vomito, dolori addominali, diarrea, crampi allo stomaco e febbre. Malessere che, così come reso noto dalla stampa, è arrivato dopo aver mangiato un wurstel del brand Lecok Pollo e Tacchino Scarlino per il quale è scattato il ritiro da parte delle Asl in tutti i supermercati della zona.
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Insieme alla diffusione della notizia del ricovero del bambino di 10 anni per salmonella è seguita, poi, anche la nota alla stampa da parte dell’Asl di Casera, diffusa anche dal portale poc’anzi citato. Informazioni necessarie alle quali bisogna prestare attenzione al fine di capire se nel nostro banco frigo è presente il pacco di Lecok Pollo e Tacchino Scarlino che sarebbe risultato contaminato da salmonella.
In riferimento al lotto del prodotto contaminato dal batterio, dunque, è possibile leggere le seguenti ed importantissime informazioni diramate alla stampa dalle autorità sanitarie campane:
“La conferma della causa della tossinfezione alimentare si è avuta a seguito di campioni ufficiali eseguiti sui wurstel dai servizi veterinari ed inviati all’Istituto Zooprofilattico del Mezzogiorno. Si tratta di Wurstel Lecock di pollo e tacchino Scarlino in confezione da 10 unità da 100 grammi cadauna con lotto/scadenza 02/03/23 L1, prodotto dal salumificio Scarlino srl di Taurisano (Lecce) e distribuito in molti esercizi di vendita nel territorio della Campania e della provincia di Caserta”.
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