Le bibite energetiche sono assolutamente inadatte ai minorenni ed in alcuni casi possono rivelarsi fatali. Lo studio medico ufficiale.
Bibite energetiche, sono sempre più diffuse e servono per tenerci svegli e concentrati. C’è chi ne fa uso per lunghe sessioni di studio o per quando c’è la necessità di stare svegli di notte. Magari perché c’è da guidare e non si vuole correre l’eventuale rischio di addormentarsi al volante. Ma l’assunzione delle bibite energetiche richiede necessariamente delle precauzioni. Ad esempio, sarebbe meglio non farle assumere ai bambini ed ai ragazzini.
Il contenuto di zuccheri al loro interno è spesso e volentieri elevato, e c’è dell’altro. Anche la taurina e la caffeina, ovvero le sostanze stimolanti che rappresentano la componente principale delle bibite energetiche, sono presenti non poche volte in quantità considerevoli. Una assunzione frequente di energy drink quindi può non essere salutare, in particolar modo per i più giovani. A farlo sapere è l’American Medical Association.
Bibite energetiche, perché andrebbero limitate il più possibile
I produttori stanno cercando di farle passare come un qualcosa di sicuro per i più giovani, parlando di un aiuto ad esempio per migliorare la concentrazione per i videogiochi. Invece la stessa American Medical Association si sta battendo per il divieto di pubblicità ai minori di questi prodotti. Una assunzione frequente può causare delle aritmie anche fatali, a causa dell’elevatissimo contenuto di caffeina. Per un quantitativo stimato pari in media a ben sei lattine di Coca Cola.
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Alcune celebrità del web prestano il loro volto in apposite pubblicità per fare si che i giovanissimi assumano energy drink. Le quali però possono provocare anche dipendenza. Uno dei nomi più “nocivi” è quello di Logan Paul, che già era stato scoperto a truffare la propria fanbase con le cripto-valute.
Quanta caffeina al giorno può essere assunta
Il limite massimo di caffeina quotidiano che un adolescente dai 12 ai 18 anni dovrebbe assumere è di massimo 100 mg. Le energy drink più “salutari” invece partono da un minimo di 150 mg, tanto per rendere l’idea.
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Il fatto che non esiste una regolamentazione precisa sulla pubblicità rivolta ai più piccoli fa si che le aziende investano miliardi di dollari ogni anno. E non a caso il packaging delle lattine è spesso e volentieri rivolto ad attirare i più giovani. Occorre necessariamente intervenire allora per fare si che i giovanissimi non abusino di questi prodotti che possono rivelarsi nocivi.
