Per quanto vengano reclamizzate come la scelta più salutare possibile del settore, c’è una scoperta che connota in negativo le bibite light.
Le bibite light sono la scelta di alcuni perché secondo loro rappresentano il giusto compromesso tra il gusto ed il sapere preservare la linea. Difatti è credenza comune che queste bevande contengano un limitato quantitativo di zuccheri e di altre sostanze tipiche di quelle che sono le dinamiche industriali.
In realtà sarebbe meglio propendere per un bel succo d’arancia fatto in casa, al quale non aggiungere zucchero. Gustare delle arance premute appena estratte dal frigo non ha davvero prezzo e vale il dedicarci quella decina di minuti per la preparazione.
Anche perché, rispetto alle bibite light e non, i succhi fatti in casa non sono neppure gassate e simili. Questa è la sola scelta utile per potere perdere peso. A parlare della poca o nulla utilità in termini di salute apportata dalle bibite light è uno studio ufficiale presentato dalla statunitense Università del Texas.
Bibite light, uno studio conferma: “Sono nocive al massimo”
Addirittura lo studio in questione ha dimostrato anzi come le bibite light velocizzino l’accumulo di grasso sull’addome e sui fianchi e facciano insomma ingrassare. I risultati hanno avuto un epilogo finale a seguito di rilevazioni durate per anni, compiute su novecento soggetti selezionati tra Europa e Nord America.
Tutte le persone sono state suddivise in tre gruppi, ai quali venivano somministrate quantità differenti di bibite light settimanali. Rispettivamente tra 1 e 3 bicchieri, 5 o più bicchieri e poi nessuna quantità.
Il gruppo a mostrare i risultati migliori è stato quest’ultimo. Invece il gruppo che beveva la maggiore quantità di bibita ha riscontrato un processo di aumento della circonferenza del girovita di 3,75 centimetri in media. I bevitori più incalliti invece sono ingrassati di ben 7,6 centimetri.
Questo vuol dire che anche queste bevande, nonostante vengano pubblicizzate come light ed addirittura salutari, fanno invece ingrassare e possono avere delle conseguenze negative quali la comparsa di patologie come obesità, diabete e molto altro.
Gli effetti riscontrati a seconda del consumo
Ovviamente però non bastano da sole a portare a tutto questo. Incorrono anche gli stili di vita in negativo che alcune persone dovrebbero necessariamente modificare.
Lo studio texano riferisce anche di quelli che sono i consumi tollerabili con cadenza mensile. Due o tre lattine ogni quattro settimane coincidono con un consumo occasionale che quindi non comporta conseguenze di rilievo, specialmente se si segue una dieta equilibrata.
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Ci sono però persone che bevono anche 4 lattine a settimana, e questo velocizza gli effetti negativi, unitamente ad uno stile di vita sedentario. Cosa che favorisce il sorgere della presenza di grasso addominale e di sorgere di diabete di tipo 2.
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Ci sono anche dei danni diretti ai denti ed alle ossa, oltre che al cuore, visto che il loro consumo alquanto abituale porta pure al manifestarsi di ipertensione e di un aumento del colesterolo cattivo.
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