Si torna a parlare degli incentivi economici messi a disposizione dei cittadini italiani nel 2025, come nel caso del bonus rifiuti, che può essere richiesto subito in poche mosse.

Come abbiamo avuto modo di spiegare anche in occasione della pubblicazione di articoli precedenti, infatti, nel 2025 è stata confermata la possibilità di richiedere incentivi per il sostegno delle famiglie e l’acquisto di beni di prima necessità.

Bonus rifiuti anche nel 2025 - RicettaSprint
Bonus rifiuti anche nel 2025 – RicettaSprint

Un esempio pratico per capire quanto stiamo dicendo è rappresentato dalla carta a te dedicata. In ogni caso, è importante tenere sotto controllo il pagamento della tassa sui rifiuti, che è stata resa disponibile anche per l’anno in corso, presentando tutta la documentazione necessaria per ricevere il sussidio di riferimento.

Bonus rifiuti 2025: di cosa si tratta?

Quando parliamo di bonus rifiuti, facciamo riferimento a una misura introdotta già nel 2019 e successivamente confermata nel 2020, durante la pandemia da COVID-19, periodo in cui molti italiani hanno affrontato numerose difficoltà lavorative.

Si tratta di un beneficio destinato alla raccolta e smaltimento dei rifiuti, grazie al quale i cittadini potranno pagare soltanto una piccola parte della tassa di riferimento. Tale incentivo economico può essere richiesto dai nuclei familiari con un ISEE compreso tra i 9.530 e i 20.000 euro.

Cosa serve per ottenere il bonus rifiuti?

Il bonus può essere richiesto dai nuclei familiari con almeno quattro figli a carico, come sancito dal DPCM del 21 gennaio scorso, recentemente pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.

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Il bonus di riferimento, messo a disposizione da ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente, non è altro che uno sconto del 25% sulla fattura prevista per la tassa di smaltimento dei rifiuti. La documentazione necessaria va presentata negli uffici predisposti del proprio comune, con la possibilità di essere assistiti da un patronato o CAF, che aiuterà a redigere l’elenco dei documenti da presentare al Comune per ottenere lo sconto sulla fattura, che sarà applicato entro il 2025. La procedura e gli importi possono variare da Comune a Comune, tenendo conto della tipologia di abitazione e del numero di residenti.

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