Come richiedere il Bonus Spesa o Carta Acquisti e come funziona. È già tutto pronto per il via, la data in cui verrà introdotta.
Bonus Spesa, è in arrivo un provvedimento importante da parte del Governo. Con una introduzione decisamente molto gradita che dovrebbe avvenire già nel breve periodo.
Noto anche come Bonus Alimentare, questo intervento ufficiale era sorto a livello teorico sul finire dell’anno scorso.
Allora erano sorte delle voci in merito alla volontà da parte dell’Esecutivo attuale di volere introdurre il Bonus Spesa. Il cui scopo sarà fornire un aiuto concreto con cadenza annuale alle famiglie che sono più in difficoltà e che hanno dei redditi bassi.
La cifra messa a disposizione è decisamente importante e servirà per l’acquisto di beni di prima necessità. Si fa riferimento esclusivamente agli alimenti. Ma non è da escludere che sia possibile utilizzare il denaro messo a disposizione dallo Stato anche per altre componenti alle quali non è possibile rinunciare, come medicinali, accessori della casa come carta igienica e simili e tanto altro.
È presumibile che il Bonus Spesa possa servire anche per pagare le bollette. A chi toccherà questa misura? Ci sono dei criteri da rispettare per potere avere accesso a tale forma di ausilio governativa.
I destinatari sono tutti coloro che hanno un reddito che non superi i 15mila euro all’anno. Un altro nome per riferirsi a questo provvedimento è Carta Acquisti. La sua introduzione è messa in calendario per il prossimo 1° luglio.
La cifra offerta è di 382,50 euro, spendibili però solamente all’interno dei punti vendita che hanno deciso di aderire a questo bonus. L’ottenimento della Carta Acquisti non richiederà alcuna richiesta da inoltrare.
Ci penserà il Comune di residenza – dopo avere consultato gli appositi dati INPS – a mettersi in contatto con gli aventi diritto, con la cosa che sembra essere subordinata solamente al limite di reddito indicato in precedenza. In tal caso i beneficiari riceveranno una PostePay recandosi in un qualsiasi Ufficio Postale.
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Avranno la precedenza i nuclei famigliari più numerosi, che abbiano cioè almeno tre figli a carico e con almeno uno che sia nato non oltre il 31 dicembre 2009. Poi seguiranno tutti gli altri. Tale misura non è compatibile con i vari Reddito di Cittadinanza, Reddito di Inclusione e con qualsiasi altro provvedimento di sostegno.
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Una cosa importante da sottolineare è che questi soldi andranno spesi per l’acquisto esclusivamente di beni alimentari, ma se non lo si farà con il primo pagamento sfruttato entro il 15 settembre 2023 allora si perderà il diritto a ricevere il bonus.
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