Carlo Cracco, chef ambizioso e anche un uomo coraggiosissimo… in un momento di forte pericolo lui stesso ha rivelato essere stato pronto a gettarsi tra le fiamme per un gesto estremo, ma necessario.
Fin dal momento in cui Carlo Cracco ha fatto il suo esordio davanti le telecamere dalla televisione, e non solo, ha sempre messo in scena la sua passione per la cucina mostrando anche il modo in cui si è poi evoluto il suo business nel campo del food and beverage, oltre nel settore della ristorazione.
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Una lunga carriera che ha permesso allo chef di mettersi in gioco anche in cucine di grande prestigio, prima di essere lui una delle punte di diamante della cucina italiana, così come dimostrato dalle sue stelle Michelin.
Infatti, ecco ce nel mirino dell’attenzione dei media in queste ore troviamo delle passate dichiarazioni ce proprio Cracco ha rilasciato al Corriere della Sera.
Ebbene sì, come abbiamo avuto modo di spiegare precedentemente, durante gli anni di carriera Carlo Cracco è diventato un vero e proprio punto di riferimento per tutti gli appassionati di food and beverage, oltre che uno dei migliori chef nel panorama italiano (e non solo).
I successi riscossi da Carlo Cracco, inoltre, sono stati animati e caratterizzati da passioni che ruotano attorno al suo raggio di azione, e che nel tempo l’hanno spinto a investire in nuovi progetti imprenditoriali.
Eppure, nel mirino dell’attenzione dei media in queste ultime ore troviamo delle passate dichiarazioni che lo chef stellato ha rilasciato ad un noto quotidiano, facendo riferimento ad in momento davvero drammatico vissuto lontano dai riflettori impegnato in campo lavorativo.
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Come abbiamo avuto modo di spiegare precedentemente, nel mirino dell’attenzione dei media troviamo una passata dichiarazione rilasciata al quotidiano sopracitato da parte di Carlo Cracco che ha così raccontato un incidente clamoroso che per lui si è verificato in passato durante il lavoro svolto presso l’Enoteca Pintichiorri.
Al Corriere della Sera, dunque, Carlo Cracco ha deciso di rompere il silenzio e parlare così del sacrificio fatto per salvare quanto ti valore ci fosse all’interno dell’enoteca in questione, senza nemmeno badare al pericolo relativo alle fiamme: “Quando lavoravo a Firenze all’Enoteca Pinchiorri ci fu un incendio che distrusse 25mila bottiglie. Bruciava tutto. Ho messo in salvo quante più bottiglie potevo, anche una magnum di Monteverdine, La Pergole Torte del 1981. Giorgio Pinchiorri me l’ha regalata come ricompensa. È ancora qui, mi segue“.
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