Ancora una volta nel mirino dell’attenzione dei media troviamo Bruno Barbieri, il quale ha deciso di uscire allo scoperto e parlare di un qualcosa di molto importante per lui. Ecco di cosa si tratta.
Durante gli anni di carriera, Bruno Barbieri ha avuto modo di raccontarsi a cuore aperto davanti le telecamere e in occasione di varie interviste parlando della su avita a 360 gradi.
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Lo chef, infatti, ha sempre fatto riferimento al modo in cui ha deciso di mettersi in gioco nel campo della cucina e non solo, ponendo l’attenzione anche su alcuni aspetti della sua vita privata che nel tempo per i fan rappresentavano un mistero.
Non a caso, nel mirino dell’attenzione dei media troviamo una confessione che Barbieri ha fatto al Corriere della Sera, parlando di un uomo speciale nella sua vita e che negli anni ha avuto un ruolo determinante e fondamentale.
Nuove rivelazioni a cuore aperto per Bruno Barbieri
A tenero banco nel mondo del web, dunque, troviamo una passata intervista che ha rilasciato al Corriere dalla Sera, qui dove ha fatto riferimento ad una lunga confessione fatta dallo chef parlando del padre.
In particolar modo, Bruno Barbieri ha rivelato il modo in cui il padre gli ha trasmesso la passione per i viaggi e non solo: “Mio padre per lavoro viveva in Spagna: noi lo raggiungevamo in estate e così io, fin da molto piccolo, ho imparato a viaggiare. Questa cosa mi stimolava parecchio, oltre al fatto che forse per me aveva un significato diverso: viaggiare voleva dire raggiungere lui. Quindi a un certo punto ho pensato a un mestiere che mi permettesse di farlo“.
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“Lui non era d’accordo…”
Il padre, dunque, ha avuto nella vita di Bruno Barbieri un ruolo sempre importante sotto molteplici punti di vista, anche quando entrambi non fossero sempre d’accordo circa i progetti che lo chef intendesse intraprendere per il suo futuro e che spesso gli hanno condotti ad avere dei confronti considerevoli.
A ricordare quei momenti è stato proprio Bruno Barbieri durante l’intervista rilasciata al quotidiano sopracitato: “Lui non era d’accordo, mi avrebbe voluto ingegnere credo. Furono i miei vicini di casa a convincerlo ma penso che alla fine, quando è morto, fosse consapevole e felice di aver visto cosa ero riuscito a fare. Non me lo ha mai detto, ma io resto convinto che avesse capito di avere avuto torto”.
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