Il burro nella dieta rappresenta un grande punto interrogativo: possiamo introdurlo come alimento oppure no? Questa volta, gli esperti sono stati chiari nel rispondere a una questione così importante.
Nel corso degli anni, abbiamo imparato che un regime alimentare finalizzato alla perdita di peso rappresenta comunque un percorso volto a fare in modo che il nostro corpo possa vivere in salute anche grazie al cibo, sempre alla ricerca di un equilibrio che tenga conto delle nostre esigenze quotidiane.
Un esempio pratico per capire quanto stiamo dicendo è rappresentato proprio dal burro, un alimento che troviamo in molti cibi, ma sul quale c’è ancora incertezza: può essere introdotto nella dieta oppure no?
Possiamo aggiungere il burro alla dieta?
Come abbiamo avuto modo di spiegare precedentemente, la risposta a questa domanda dipende da numerosi fattori. Gli esperti sono tutti d’accordo nel dire che il burro è un alimento particolarmente grasso, che non dovrebbe essere completamente escluso dalla dieta. Piuttosto, è consigliabile consumarlo in modo equilibrato, per evitare che diventi un pericolo per la salute o un ostacolo nella perdita di peso.
Il tutto non finisce qui, perché affinché il burro possa essere utile al nostro corpo, va introdotto nell’alimentazione tenendo conto di diversi aspetti. Il burro, infatti, contiene vitamine liposolubili come la A, D, E e K. Queste vitamine sono fondamentali per la nostra pelle, la salute degli occhi, delle ossa e, inoltre, agiscono positivamente sul sistema immunitario e sulla coagulazione del sangue.
Sulla base di queste motivazioni, possiamo dire che il burro può essere introdotto nella dieta, ma solo in modo calibrato e consapevole.
Come va aggiunto il burro nella dieta?
Secondo le ricerche scientifiche e il parere degli esperti che si sono confrontati su questo delicato tema, il burro può essere introdotto nella dieta quotidiana in quantità non superiori a 15 g al giorno. Pertanto, chi ha l’abitudine di mangiare fette biscottate o pane con burro e marmellata, teoricamente, può farlo tranquillamente, con il parere favorevole dei nutrizionisti.
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Un altro consiglio importante è quello di preferire il burro chiarificato rispetto al burro classico. Questo tipo di burro è più resistente alle alte temperature, dato che il suo punto di fumo è tra i 190 e i 200 gradi.
Infine, ma non meno importante, dove possibile, è sempre preferibile l’olio extravergine d’oliva, considerato un grasso migliore per la salute rispetto al burro.
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