Queste sono le giornate più calde dell’anno e presto arriveranno anche quelle da bollino rosso. Se sappiamo come conservare il cibo, ecco cosa fare con le medicine
Fondamentale è mantenere i farmaci nella maniera corretta se non si vuole modificare le loro proprietà terapeutiche, e questo è un rischio che si corre soprattutto in estate con l’aumento delle temperature. Per questa ragione, ci sono delle linee guida specificate da apposite norme dello Stato da mettere in atto oltre che affidarsi al proprio medico di fiducia e al farmacista.
Le informazioni riportate in questo articolo, infatti, hanno una funzione puramente divulgativa e non possono in alcun modo sostituirsi alla consulenza di un medico specializzato. Si capisce però che cambiando le proprietà dei farmaci non solo si può assumere un medicinale che non sortisce l’effetto desiderato sul nostro corpo ma addirittura potremmo avere anche effetti avversi, anche piuttosto negativi o nefasti. Come evitare tutto questo? Cerchiamo quindi di fare un po’ più di chiarezza sulla questione, anche solo per capire che cosa chiedere al medico di fiducia.
La prima cosa da sapere quando si deve conservare il farmaco è che la consuetudine un tempo scritta sui medicinali “conservare a temperatura ambiente” non è corretta in quanto la temperatura muta nel corso delle stagioni ma le caratteristiche di conservazione dei medicinali invece rimangono le stesse. Questo è stato stabilito in Italia con la circolare 13 gennaio 2000, n.2 “Informazioni sulla temperatura di conservazione dei prodotti medicinali”. In questa occasione sono state introdotte altre dizioni per l’indicazioni della conservazione dei farmaci, tra le quali: non conservare al di sopra dei 30°, non conservare al di sopra dei 25°, conservare tra 2° e 8°C, non congelare né mettere in frigorifero ed infine sotto zero-conservare in congelatore. Se non diversamente specificato, infatti, chiedete conferma al vostro medico di fiducia o al farmacista ma di solito le medicine vanno tenute sempre a una temperatura superiore ai 25°. Sarebbe quindi più corretto tenere presente i seguenti semplici tre indicatori che possono davvero fare la differenza per il proprio benessere.
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Per prima cosa, occorre tenere le medicine al riparo dalle fonti di calore e di luce diretta; secondo, bisogna seguire le indicazioni contenute nella confezione e terzo tenere le medicine in un luogo asciutto e non umido.
Per riporre nel modo migliore i farmaci in casa, è sempre bene tenere presente questi semplici suggerimenti che possono davvero fare la differenza. Innanzitutto state attenti a non fare questo errore che tutti fanno: ovvero, evitate di riporre i medicinali nel bagno come fanno la maggioranza delle persone. In questa stanza infatti c’è molta umidità che può cambiarne le caratteristiche e la funzionalità. Per la stessa ragione, anche la cucina è da evitare.
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I segreti sono quindi essenzialmente due: riporre le medicine in armadietti lontano dalla portata dei bambini e anche da fonti di luce e calore. Il luogo deve quindi essere fresco e asciutto. Il secondo fondamentale stratagemma è conservare le medicine nella loro confezione originale con dentro il loro foglietto illustrativo per garantire la giusta protezione dall’umidità, calore e luce solare ma anche avere subito a portata di mano in caso di bisogno informazioni sulla scadenza del farmaco in questione, sul suo numero di lotto e sulle indicazioni terapeutiche.
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