Anche cani e gatti possono contrarre l’influenza aviaria. La conferma arriva dopo la scoperta di sei casi totali a Brescia.

Cani e gatti possono contrarre l’influenza aviaria. La cosa trova conferma da parte dell’Anmvi, ovvero l’Associazione Nazionale dei Medici Veterinari Italiani. E ci sono dei casi ufficiali che hanno portato l’Ente ad affermare ciò.

Cani e gatti possono ammalarsi di aviaria
Un gatto ed un cane (Canva – ricettasprint.it)

A Brescia alcuni cani e gatti sono infatti risultati positivi alla malattia che si pensava colpisse solamente le specie volatili. E che tra l’altro rientra nell’ambito delle cosiddette zoonosi. Ovvero delle malattie che dagli animali possono essere trasmesse all’uomo.

Le conseguenze dell’influenza aviaria possono andare da problemi di natura respiratoria, tosse, febbre, fino anche a polmoniti acute, cristi respiratorie e decesso, nelle situazioni più gravi.

Mangiare carne di animali – nella fattispecie pollane – contagiati dal virus della aviaria potrebbe comportare proprio questi problemi. I controlli portano purtroppo all’abbattimento dei capi malati ed al bruciare le loro carcasse.

Cani e gatti, l’aviaria è un pericolo anche per loro

Fatto sta che ora si scopre che sussiste il rischio, per le persone, di potersi ammalare potenzialmente anche stando a stretto contatto con i propri animali domestici. I quattrozampe contagiati dalla aviaria sono sei in totale.

Cani e gatti possono ammalarsi di aviaria
Un volatile morto per via della influenza aviaria (Canva – ricettasprint.it)

Si tratta di cinque cani e di un gatto presenti proprio in un allevamento avicolo, a Brescia. In tale allevamento è scoppiato proprio un focolaio. Ad ogni modo il Ministero della Salute mostra una certa tranquillità in merito a questa notizia.

Infatti per ammalarsi questi animali devono stare costantemente a stretto contatto con esemplari avicoli malati. Per una situazione che non sembra essere così tanto diffusa. Cosa che rende comunque il rischio relativo a questa cosa relativamente contenuto.

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Cosa pare per arginare i rischi

Ma l’invito da parte dello stesso Ministero è quello di non abbassare comunque la guardia. Viene ritenuto, per le persone, sufficiente ad abbassare praticamente a zero il rischio di essere contagiati – specialmente da parte del persona che per lavoro si trova a stretto contatto con dei volatili – procedere con la vaccinazione antinfluenzale.

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Bisogna pure limitare, in questi contasti, il contatto con gli animali e munirsi di protezione come guanti e maschere. Specialmente se sappiamo che potrebbero essere veicolo di malattia.

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Ed anche evitare contatti tra gli animali da allevamento e quelli esterni. Con queste misure si potrà limitare il più possibile qualsiasi tipo di rischio.