Momento davvero molto particolare per Cannavacciuolo, che ha deciso di rivelare qual è stata la sua ultima fatica. Una rivelazione inaspettata fatta proprio dallo chef alla stampa. 

Durante gli anni abbiamo avuto modo di vedere come negli anni lo chef Cannavacciuolo sempre e comunque in prima linea davanti le telecamere di MasterChef e non solo, dato che per lui il fulcro nevralgico di tutto continuano a rimanere le attività nel campo della ristorazione.

Cannavacciuolo ultima fatica - RicettaSprint
Cannavacciuolo ultima fatica – RicettaSprint

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Nonostante il talento eccezionale e la notorietà, Cannavacciuolo ha dovuto affrontare dei memento davvero difficili. Grandi fatiche per le quali lo chef stellato ha così deciso di uscire allo scoperto e parlarne a cuore aperto.

Rivelazioni che non sono state fatte dallo chef alla stampa e che sono arrivate come in fulmine a ciel sereno.

L’ultima fatica di Cannavacciuolo

Durante una lunga intervista rilasciata a La Repubblica, Cannavacciuolo ha rivelato di essersi sempre messo in gioco, ma guadagnare la fiducia del commensale non è stata una prova così semplice sa superare.

Una delle ultime fatiche per il cuoco stellato è arrivata con l’avvio del suo business nel cuore del Piemonte, un pubblico non semplice che ha richiesto cura in ogni dettaglio e non solo: “All’inizio non è stato facile, prima devi dimostrare chi sei, è come essere sotto esame. Solo dopo cinque o sei anni hanno visto la mia serietà e cominciato ad aprirsi– ha rivelato lo chef-. E quando ti aprono le porte sono meravigliosi. E qui poi si lavora benissimo“.

Cannavacciuolo ultima fatica - RicettaSprint
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“Adesso basta…”

L’esperienza fatta da Cannavacciuolo nel mondo della ristorazione nel cuore del Piemonte si è rivelato essere davvero intensa e, allo stesso modo, ricca di situazioni nelle quali mettersi in gioco costruendo un menù che riuscisse a metter in tavola i punti in comune tra il nord e il sud.

Cannavacciuolo ultima fatica - RicettaSprint
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Infatti, lo stesso Cannavacciuolo parlando della sua avventura imprenditoriale nel Piemonte ha fatto anche la seguente osservazione: “La mia cucina al nord parla meridionale, anche in senso letterale: perché il 50% del personale è napoletano. Ogni tanto li prendo in giro e gli dico ‘oh basta, qui si parla italiano’. Comunque, alla fine, ci tengo a dirlo, la cucina nasce sempre da un viaggio. Dal sud al nord o viceversa. La ricchezza è l’incontro“.