La mamma di Antonino Cannavacciuolo rivela l’infanzia dello chef. Una donna di altri tempi Donna Anna, tanto forte e determinata da riuscire ancora a tenere testa al suo grande e grosso Antonino. Come ogni genitore, anche lei qualche volta ha dovuto usare il pugno duro quando il noto chef era adolescente, spesso animato da una vivacità eccessiva. Un bambino di animo buono, rivela Donna Anna, che spesso si prodigava nei confronti dei suoi coetanei con gesti di profonda amicizia. Le piace ricordare quando, in occasione di una partita di calcetto, corse a casa a preparare un panino al salame per un compagno che non aveva la merenda.
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Il destino di Antonino Cannavacciuolo, nato con la camicia
Quando la signora Anna diede alla luce Antonino, l’ostetrica esclamò che avrebbe avuto una vita fortunata perchè nato con la camicia. Non è stata smentita: la carriera stellare dello chef non è solo sulle guide di categoria. Apprezzato anche in televisione per la sua simpatia ed il suo linguaggio schietto, ha una fitta schiera di followers sui social da far invidia ad una popstar. Anche lui però, ha avuto le sue belle punizioni: da ragazzo, adorava impennare sulla vespa, come i suoi coetanei erano soliti fare. Questa piccola bravata gli costava puntualmente il sequestro del motorino, che per almeno quindici giorni finiva chiuso in cantina. E se tornava troppo tardi la sera la signora Anna gli riservava un giaciglio speciale per la notte: i sediolini della sua vecchia 500 blu. Ve lo immaginate Antonino Cannavacciuolo in una vettura simile? “Era già tanto alto, ma non così grosso” sottolinea Donna Anna, con un sorriso che sa di timida beffa materna.