Scegliere un ristorante adatto alle nostre esigenze può anche riservare delle sgradevoli sorprese, come la presenza di un capello nel piatto… ma in casi come questi si può procedere penalmente?
Nel momento in cui un cliente entra in un locale e si accomoda al tavolo avviene la stipulazione di un contratto tra le parti, grazie al quale si accettano le condizioni imposte dal titolare dell’esercizio commerciale che a sua volta si impegna nel garantire il massimo impegno nel servizio proposto. Possiamo tranquillamente parlare di un ‘tacito assenso’ che durante il pasto e che si conclude con il pagamento del servizio la cui documentazione contrattuale, precedentemente sottoscritto, arriva con lo scontrino o un eventuale fattura.
La giurisprudenza italiana, però, disciplina anche alcuni ed eventuali incidenti di percorso, come nel caso della presenza di un capello nel piatto.
La risposta a questa domanda è assolutamente positiva, trattandosi comunque di un’inadempienza agli obblighi del contratto stipulato nel momento in cui il cliente si accoda nel tavolo del ristorante.
La presenza di un capello nel piatto, dunque, rappresenta un cavillo legale che può comportare ad un eventuale denuncia da parte del cliente in caso si conflitto con il ristoratore che nega un’immediata azione risarcitoria. Nel momento in cui si presenta una problematica simile a quella a cui stiamo facendo riferimento il cliente può scindere tale contratto rifiutando il pagamento del conto, facendo riferimento al disagio subito. Successivamente, quindi, è possibile procedere con un’eventuale denuncia contro il ristoratore e far valere il proprio diritto nelle sedi opportune.
D’altro canto, invece, è necessario tenere bene a mente che non è solo il cliente a poter mettere in atto un’azione per l’esercizio del proprio diritto, ma la stessa cosa può essere fatta anche dal ristoratore.
Infatti, il ristoratore può mettere nelle condizioni di non pagare il conto accettando il grave danno messo in atto e le richieste del cliente e non solo. Qualora tale richiesta venisse accettata permettere la caduta delle accuse e quindi la possibilità di sporgere denuncia da parte del cliente. Allo stesso modo, nel caso in cui il ristoratore si proponga per la realizzazione di un nuovo e medesimo piatto secondo richieste del cliente ma ponendo molta più attenzione, dunque, questo ha due scelte davanti a sé: accettare la realizzazione del piatto bis o lasciare il ristorante. In questo caso il mancato pagamento del conto o il nuovo piatto costituiscono appendici della giurisprudenza in merito alla garanzia e l’attuazione degli obblighi contrattuali esistenti nel campo della ristorazione, vedendo così cessare eventuali possibilità di denuncia del fatto.
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