Le sfuriate di Carlo Cracco? “Avvenivano per ‘esigenze di copione, diciamo così”. Lo svela lo stesso pluripremiato chef milanese: “Se in tv una cosa funziona te la fanno rifare all’infinito”.
Chef Carlo Cracco è diventato famoso con le sue partecipazioni a ‘Masterchef’ ed in altre trasmissioni di successo a sfondo culinario. E spesse volte lo abbiamo visto perdere le staffe con i concorrenti e gli aspiranti assi dei fornelli. Ora è proprio lui a spiegare come il ruolo del cattivo gli calzi a pennello. Il celebre cuoco milanese, pluridecorato con le altrettante famose stelle Michelin, rivela a ‘La Repubblica’ che “…se il format prevede che tu debba fare il cattivo, allora lo fai. Vedere una persona che viene trattata male fa sempre effetto in tv. Ma quel lato di me che il pubblico conosce è finito assieme alle mie partecipazioni in tv”. Carlo Cracco aggiunge: “Ma davvero la gente non comprende che si tratta soltanto di un gioco? Le persone che guardano quel che avviene in televisione pensano sul serio che sia tutto vero. Invece è soltanto show, è solo spettacolo. Queste cose semplicemente piacciono, o quantomeno attirano l’attenzione. E se i produttori vedono che servono a fare gli ascolti, te lo fanno rifare”.
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Da ‘Masterchef’, chef Cracco è passato a ‘Hell’s Kitchen’, altro famoso reality che era salito in auge con lo chef britannico Gordon Ramsey. “Ma rispetto a quel format originario abbiamo preso le distanze dopo due edizioni, cercando di proporre qualcosa di diverso. Solo che era con le solite sfuriate che registravamo i migliori riscontri in termini di share. E quindi anche qui mi hanno detto ‘Spiacenti Carlo, dobbiamo fare quello che attira di più’. Mi sono prestato per un altro pò, fino a quando non ne ho potuto. Ma fare televisione è stato bello e divertente. E mi ha aiutato a realizzare il mio sogno lavorativo. Oggi chi viene nei miei ristoranti lo fa perché attratto soprattutto dal mio personaggio conosciuto dal divano di casa. Ma poi scopre che nella realtà sono del tutto diverso”.
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