Uno dei temi scottanti diventato oggetto di discussioni importanti sui social in questi giorni è proprio la Legge Zan, della quale ha parlato Fedez e sulla quale ha deciso d’intervenire anche Carlo Cracco con tanto di frecciatina all’attuale politica italiana.
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Per chi non lo sapesse ancora, infatti, è necessario ricordare come la Legge Zan è diretta alla tutela di tutte le persone vittime di atti discriminatori basati sul sesso, sul genere, orientamento sessuale o sull’identità di genere o disabilità. Questa, inoltre, prevede una pena fino a 18 mesi di reclusione, o una multa che può arrivare fino a 6mila euro. Il tutto non finisce qui, dato che tale legge prevede anche altre pene che vanno dai 6 mesi ai 4 anni di reclusione per coloro che commettono o istigano a commette atti di violenza, o per coloro che prendono parte a eventi od organizza eventi che incitano alla discriminazione o alla violenza. Infine, la pena può essere aumentata fino alla metà nel caso in cui venga commesso un reato di discriminazione o di odio.
Premessa necessaria, dato che tale legge (già approvata dalla Camera lo scorso novembre) è stata oggetto di discussione di battito sui social da parte di artisti come Fedez, Elodie, e tanti altri… nel momento in cui il Senatore Pillon aveva affermato come questa non fosse una priorità per l’Italia.
A intervenire è stato anche Carlo Cracco attraverso la pubblicazione di un post nella sua pagina Instagram ufficiale.
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Carlo Cracco frecciatina alla politica | “Non cisi può tirare indietro”
A tenere banco nel web in queste ore troviamo l’intervento che Carlo Cracco ha fatto nella sua pagina Instagram in merito al dibattito avviato sulla Legge Zan, dopo che il suo promotore Alessandro Zan si è intrattenuto in una diretta social con Fedez al fine di ricordare quanto sia importante che questa non venga messa in alcun modo in secondo piano.
Allo stesso modo, lo chef Cracco ha deciso di dire la sua in merito al tema ‘scottate’ e rilasciando la seguente dichiarazione: “Lo so che il mio lavoro è fare il cuoco e stare tra pentole e fornelli. Ma ci sono volte in cui, quando si diviene personaggi pubblici, non ci si può tirare indietro. Specie quando si vedono lentezze o mancanze di fermezza nelle azioni di contrasto alle ingiustizie sociali nel nostro Paese”.
Lo chef stellato ha poi continuato dicendo: “In questi giorni il Senato dovrebbe discutere la legge Zan, già approvata alla Camera, che vuole contrastare l’omofobia in Italia. Dico dovrebbe perché la legge è ferma da tempo e se ne ritarda senza motivo la calendarizzazione in Aula. Se il mio risotto resta troppo tempo lì fermo sul fuoco o scuoce o brucia. Non vorrei si bruciasse anche la legge contro l’omofobia. Mandiamola in tavola subito”.
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