Riflettori puntati su Carlo Cracco e un rituale al quale lo chef non riesce e non vuole assolutamente rinunciare. A rivelare tutto è stata la moglie dello chef, Rosa Fanti, che ha voluto condividere con i fan un aspetto della quotidianità che nessuno ancora conosceva.
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Negli anni di carriera siamo stati sempre abituati a vedere Carlo Cracco in veste da chef stellato, acclamato sia in tv che nei suoi ristoranti che sono diventi meta ambita anche da parte dei vip italiani (e non solo) che ogni segna si recano nel locale di Milano “Cracco”.
Una volta fuori dalla cucina, e anche lontano dai riflettori dei social e della tv, lo chef si trasforma in super papà e ognuno dei propri figli ha la precedenza su ogni cosa. Non a caso, proprio su di loro sono concentrate le attenzioni dello chef durante la prima fase del lockdown quando ha dovuto spiegare principalmente ai figli più piccoli, nati dall’amore con Rosa Fanti, cosa stesse succedendo e perché in quel determinato momento il papà fosse costretto a trascorrere molto tempo lontano dal proprio lavoro.
Il tutto, comunque sia, non finisce di certo qui perché a fornire il racconto di una versione inedita di Carlo Cracco è stata proprio la moglie Rosa Fanti, la quale ha condiviso con i fan del marito qualcosa di molto intimo che riguarda la loro vita.
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Carlo Cracco il rituale quotidiano | Parla Rosa Fanti
Ebbene sì, in occasione di una passata intervista rilasciata a Vanity Fair Rosa Fanti ha mostrato una versione inedita di Carlo Cracco che il pubblico non aveva ancora conosciuto: un super papà che, qualsiasi cosa accada, ogni sera vuole cenare insieme ai propri figli e ascoltare tutto ciò che loro hanno da dirgli. Rosa Fanti, in tal senso, ha dichiarato: “Abbiamo un rito quotidiano: ceniamo tutte le sere, insieme, alle 18.30. All’inizio mi sembrava di far merenda, adesso è uno dei momenti più belli”.
La moglie di Carlo Cracco ha poi concluso così il suo racconto: “Torniamo a casa verso le 17.30, e Carlo massimo alle 20 deve essere al ristorante. Così lui si mette ai fornelli e ci mettiamo a tavola presto, con i bambini, e ci raccontiamo la nostra giornata. E dopo, confesso, io sto da Dio: lui va a lavorare, i bambini a dormire, e io ho il mio momento di gloria”.
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