Momento difficile nella vita di Carlo Cracco, proprio lo chef ha deciso di lasciarsi andare a una confessione straziante che ha subito sconvolto i suoi fan.
Durante gli anni di carriera Carlo Cracco si è presentato ampiamente davanti le telecamere di MasterChef Italia, facendo conoscere al pubblico della televisione il suo lavoro e l’impegno messo ogni giorno nel campo della ristorazione.
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Dopo l’addio al programma di casa Sky, non a caso, lo chef ha deciso di tornare alla sua occupazione principale: chef stellato e ristoratore di successo. Questo gli ha permesso di intrecciare numerose collaborazioni con vari brand e anche personaggi di spicco. Basti pensare al lavoro fatto in sinergia con Fabio Fazio e l’antica fabbrica di cioccolato rilevata dal giornalista, salvandola dal fallimento.
Lo chef Cracco sopraffatto dal dolore…
Il 2023 non è stato un anno semplice per Carlo Cracco, soprattutto nel momento in cui sono state rese note le tante notizie sul conto in rosso della sua azienda. Nel frattempo, però, non sono mancate di certo le tante innovazioni portate ai suoi ristoranti che continuano a essere uno dei maggiori punti di riferimento per gli appassionati di cucina, oltre che simbolo del made in Italy culinario per chi viene dall’estero.
Un lavoro certosino fatto da Cracco, la cui passione per il cibo si rispecchia anche nel nuovo lavoro televisivo fatto per Dinner Club prodotto da Prime Video.
Eppure, nonostante il tanto impegno messo in questo settore, ecco che Carlo Cracco si è visto costretto a fare un’altra dolorosa confessione diretta proprio al mondo della ristorazione. Parole dure che non sono di certo passare inosservate.
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“Non c’è più…”, Carlo Cracco a ruota libera
Non sono passare inosservate le nuove dichiarazioni che Carlo Cracco ha rilasciato al CdTalk-L’ospite, qui dove si è lasciato andare a una sua personale analisi relativa ai cambiamenti riguardanti il mondo della ristorazione e tutto ciò che gli ruota attorno.
Lo chef, infatti, ha spiegato come l’apertura di un ristorante sia per tutti un progetto nel quale credere in qualità di imprenditore e anche sognatore, trattandosi di un lavoro mosso da una grandissima passione per il cibo. Uno degli aspetti più deludenti riguarda vedere il personale che a volte non mette la stessa passione, o comunque non garantisce il dovuto impegno e professionalità.
Non a caso, il sostegno di Cracco va in toto a tutti gli chef e imprenditori che stanno investendo in questo settore, senza nascondere un po’ di rammarico: “I ristoranti si sono moltiplicati e serve personale, ma non c’è una fabbrica del personale. Le persone vanno formate, ci vuole un percorso. Il problema principale è che ristoranti o simili crescono come funghi, invece cuochi, camerieri e sommelier hanno bisogno di più tempo“. Lo chef spiega come sia pienamente consapevole del fatto che lavorare nel mondo della cucina sia una vera e propria missione che si articola nelle tre fasi fondamentali: cucina, sala e cliente, motivo per cui il personale deve essere formato per poter soddisfare tutti i criteri di questo ambito lavorativo.
Carlo Cracco, successivamente, conclude così la sua la sua analisi: “Se questo processo viene fatto bene, non ci saranno problemi a trovare personale. Non si può pensare, però, di sfruttare questo ‘trend’ di ragazzi che arrivano solo per il proprio tornaconto e senza la volontà di valorizzarsi“.
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