Carlo Cracco si è trasformato in questi giorni in un vero e proprio chef di trincea. Le foto diventate virali lo dimostrano, ma nonostante ciò molti temono sia solo una trovata pubblicitaria.
In questo periodo molto difficile per l’Italia ed in particolar modo per le regioni settentrionali, tutti cercano di dare il proprio apporto per cercare di alleviare la fatica dei tantissimi operatori che si stanno spendendo su diversi fronti per combattere l’epidemia.
Dal canto suo lo chef stellato, dopo essere stato sommerso dalle polemiche per una sua presunta ‘indifferenza’ nei confronti della situazione drammatica in cui versava la Lombardia, sponsorizzando lo slogan ‘Milano non si ferma’, è tornato sui suoi passi.
Dopo la chiusura al pubblico del suo ristorante nella Galleria Vittorio Emanuele infatti, ha voluto continuare a lavorare al servizio della collettività. Per questo motivo si è offerto con la sua brigata di cucinare i pasti degli operai che instancabilmente stanno lavorando per ampliare l’ospedale straordinario alla Fiera di Milano.
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Le parole di chef Cracco: un augurio per il futuro dell’Italia
Il messaggio diramato dallo chef, fa comprendere come, in questo clima di emergenza che coinvolge tutti i settori da quello economico a quello sanitario, si riesca a volte a tirare fuori il meglio dalla collettività.
“Con questo post desidero ringraziare di cuore tutte le persone che in questi giorni stanno facendo nel loro piccolo la loro parte” esordisce il cuoco. “Ho ricevuto molti messaggi, ma quello che mi sento di dire è che quello che ho fatto è solo un piccolo contributo. Un modo per rendermi utile, per dare un servizio dignitoso alle persone che stanno lavorando e stanno facendo sacrifici per tutti noi” continua.
Specificando di non essere il solo a contribuire ad alleviare il disagio di tutti coloro che si stanno spendendo anima e corpo per cercare di rendere più semplice la drammatica situazione che stiamo vivendo.
“Accanto a me ho avuto il mio prezioso staff, che da subito si è reso disponibile, e tante aziende che hanno voluto contribuire mandandoci ingredienti e materie prime. Il contributo di tutti è fondamentale e in questo periodo ho scoperto un’umanità, una solidarietà ed un senso civico che mi auguro rimanga in ognuno di noi non solo ora, ma sempre” conclude lo chef. Ringraziando uno per uno tutti gli operatori ed i fornitori che hanno contribuito, con lui, alla realizzazione concreta di questa attività di mensa.
Il pensiero espresso da Cracco è certamente condivisibile. Tutti ci auguriamo che, questo clima di estrema disponibilità e solidarietà possa trovare un seguito anche dopo la fine dell’emergenza. Probabilmente, con la risoluzione del problema sul fronte sanitario, si aprirà uno scenario davvero difficile dal punto di vista economico. Sarà a quel punto che tutte le forze italiane che sono riuscite a restare in piedi, dovranno collaborare seriamente per la ripresa di tutti.
Carlo Cracco | Chef di trincea | Fan esplode “Tutta pubblicità”
Nonostante le buone intenzioni palesate dallo chef, il pensiero che si sia trattato solo di una trovata pubblicitaria si è insinuato tra i suoi followers. Un gesto ‘dovuto’ per ovviare alle polemiche sorte nei primi giorni di chiusura della Lombardia, in cui i proclami su una Milano che ‘non si ferma’ hanno messo in serio pericolo la salute della collettività. In modo certamente inconsapevole, Cracco si era proclamato sponsor implicito di questo slogan, con tanto di maglietta, ricevendo appunto centinaia di apprezzamenti negativi.
Sarà questa l’idea che ha ispirato un follower a commentare, a margine della foto: “Pura pubblicità”. Scatenando le repliche di tantissimi sostenitori dello chef stellato. “Ben venga la pubblicità se è un gesto nobile come questo a diffonderla!” ribatte una utente, seguita da un’altra che scrive: “Quindi secondo lei chef Cracco avrebbe bisogno di pubblicità !!?? 😂😂😂”. Effettivamente Il buon Carlo non ha affatto bisogno di notorietà. Senza dubbio avrebbe potuto limitarsi a stare a casa. Ha preferito invece dare il suo contributo in questo modo, facendosi aiutare dalla sua brigata.
Non solo, da tantissimi fornitori che si sono resi disponibili a donare gratuitamente le materie prime per cucinare. Anche Chicco Cerea del noto ristorante ‘Da Vittorio’ a Brusaporto, ha fornito lo stesso servizio per la provincia di Bergamo. Un esempio non di minor rilievo sono fornite da tantissime foto virali sul web, come quella del ‘paniere sospeso’ a Napoli. Immagini che fanno comprendere come l’umanità possa davvero cambiare. Non solo ora, ma per sempre, come augura chef Cracco.
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