Lo sapevi? C’è una differenza molto importante tra carne di manzo e hamburger. La spiegazione su quale delle due sia più sicura e perché.
Carne di manzo e hamburger, molti si chiedono perché sia considerato più sicuro mangiare una bistecca cotta al sangue piuttosto che i secondi. Infatti gli hamburger crudi o poco cotti sono spesso sconsigliati. Un nutrizionista offre chiarimenti su questo tema. La differenza tra carne intera e carne macinata rappresenta una delle prime risposte cui tenere presente. Ci sono infatti dei fattori che rendono diversi il modo in cui la carne viene trattata e preparata.
Quando si cucina un pezzo intero di carne, come una bistecca, il batterio patogeno presente, se presente, si trova principalmente sulla superficie. Durante la cottura, le alte temperature uccidono questi batteri, rendendo la carne sicura da consumare anche se all’interno rimane rosata o al sangue. Al contrario, negli hamburger, la carne viene macinata, il che comporta un’importante modifica della sua struttura.
Cosa succede se si mangia hamburger poco cotto?
Nel corso del processo di macinazione, i batteri presenti sulla superficie vengono mescolati con la carne all’interno. Questo significa che, anche se la parte esterna dell’hamburger raggiunge temperature sufficienti per uccidere i batteri, l’interno potrebbe non essere cotto a sufficienza per garantire la sicurezza alimentare. Dunque si ha un certo livello di aumento di rischi associati agli hamburger crudi. Gli hamburger crudi o poco cotti presentano dei potenziali e significativi pericoli in ambito alimentare.
I patogeni più comuni associati alla carne di manzo includono Escherichia coli, Salmonella e Listeria. Questi batteri possono causare gravi intossicazioni alimentari, con sintomi che vanno dalla diarrea e vomito a complicazioni più gravi, come la sindrome emolitico-uremica, che può portare a insufficienza renale.
Il nutrizionista sottolinea che il rischio di contaminazione è maggiore nei prodotti macinati. Anche se la carne proviene da una fonte di alta qualità, la contaminazione può avvenire in qualsiasi fase della produzione, dalla macellazione alla lavorazione.
La cottura e la sicurezza alimentare
Per garantire la sicurezza degli hamburger, è fondamentale cuocerli a una temperatura interna di almeno 71°C, e per almeno 5 minuti. Questa temperatura è sufficiente per uccidere i batteri patogeni e ridurre il rischio di malattie. È importante utilizzare un termometro da cucina per verificare la temperatura, poiché il colore della carne non è un indicatore affidabile della cottura. Per quanto riguarda la carne al sangue, la cottura a temperature più basse può essere accettabile, purché sia stata trattata correttamente e provenga da fonti affidabili.
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Le bistecche, ad esempio, possono essere cotte al sangue senza rappresentare un elevato rischio, a condizione che siano di alta qualità e fresche. Quindi si evince che la differenza tra il consumo di carne al sangue e hamburger poco cotti risiede principalmente nella preparazione e nel trattamento della carne.
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Mentre il consumo di bistecche cotte al sangue può essere relativamente sicuro, gli hamburger crudi comportano rischi maggiori a causa della possibilità di contaminazione interna. Per garantire la sicurezza alimentare, è essenziale cuocere gli hamburger a una temperatura adeguata e prestare attenzione alla qualità della carne utilizzata.