Continuano a destare moltissima preoccupazione l’aumento dei costi che ha davvero toccato ogni campo, persino quello della spesa che conquista un record decisamente negativo. 

In queste ultime settimane in diverse occasioni si è parlato dell’aumento dei costi che ha davvero toccato ogni campo della vita quotidiana della persona, come la corrente elettrica, il gas e non solo… nel mirino dell’attenzione dei media troviamo anche l’aumento dei costi della spesa e quindi anche dei prodotti venduti nei vari supermercati.

Aumento della spesa dal 1983 - RicettaSprint
Aumento della spesa dal 1983 – RicettaSprint

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Proprio in questo ambito, non a caso, si è registrato un record negativo il peggiore degli ultimi 39 anni. Ecco di cosa si tratta.

Il caro spesa cresce sempre di più

Impossibile negare come nel corso dei mesi il caro bolletta sia diventata una problematica consistente con la quale avete a che fare ogni giorno, la quale ha raggiunto dimensioni preoccupanti anche a seguito dell’avvio della guerra in Ucraina. Il conflitto, infatti, ha visto mettere in discussione l’import di grano vari stati e quindi anche l’Italia, contribuendo all’aumento dei costi per vari prodotti.

L’impennata dei costi, anche quelli di produzione per le aziende, ha fatto si che questi si riflettessero anche nella “spesa” fatta dagli italiani che sono stati costretti pare ben l’11% in più.

Aumento della spesa dal 1983 - RicettaSprint
Aumento della spesa dal 1983 – RicettaSprint

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L’aumento più alto dal 1983

A rendere il tutto molto più difficile troviamo troviamo anche la registrazione di un dato che mette davvero in allarme gli italiani, i quali sono davvero in difficoltà in vista di un inverno caratterizzato da rincari anche nel campo alimentare.

Nel corso delle ultime ore a intervenire è stata anche l’agenzia di stampa Ansa, la quale ha riportato anche la seguente notizia: “Secondo le stime preliminari diffuse dall’Istat, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,3% su base mensile e dell’8,9% su base annua (da +8,4% del mese precedente)“.

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