Come funziona la Carta Acquisti, che prende ufficialmente il via. Dove si può ritirare e chi ha diritto a farlo per usufruire del bonus.
La Carta Acquisti prende il via dal 18 luglio 2023, con gli avvisi inoltrati ai cittadini beneficiari che hanno quindi diritto ad usufruire di questo provvedimento. Il Governo lo ha chiamato “Dedicato a te” e si tratta di una misura concepita per contrastare il carovita e la inflazione. Cose che hanno causato un aumento dei prezzi di prodotti di prima necessità. Co la Carta Acquisti è possibile acquistare proprio gli stessi, ma con dei paletti.
Questi prodotti di prima necessità dovranno essere solamente di genere alimentare, e comunque non tutti quanti potranno rientrare nel novero di tale copertura. La quale fornisce 382,5 euro per fare la spesa, ma solamente una volta. È richiesta una attivazione della relativa carta da compiere prima del 15 settembre 2023 (altrimenti il beneficio decadrà). Dove si può ritirare la Carta Acquisti?
È l’Inps ad avere già individuato le famiglie beneficiare e ad avere girato tutti i nominativi ai vari Comuni italiani. Con le stesse che, una volta contattate, potranno andare ad un ufficio di Poste Italiane fra i tanti presenti sul territorio e ritirare l’apposita carta PostePay precaricata. Occorrerà esibire la notifica di avvenuta comunicazione che informa il cittadino del fatto che ha diritto ad ottenere questa copertura. Oltre ovviamente ai propri documenti personali di riconoscimento.
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Avverrà il tutto mediante i dati calcolati dall’ultimo Isee prodotto e del quale l’Inps è in possesso. La precedenza spetta a famiglie con almeno tre persone e che risultino regolarmente iscritte all’anagrafe, avere un reddito massimo annuo di 15mila euro e figli nati entro il 31 dicembre 2009. E poi tutti gli altri. Il Governo ha ricevuto delle critiche però per il fatto che questa misura sia solamente una tantum.
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Cioè erogabile una sola volta. Inoltre non è cumulabile con alcuna altra misura di sostegno preesistente, come ad esempio il Reddito di cittadinanza, la Pensione di cittadinanza o altro. Inoltre offre in pratica poco più di un euro al giorno, se spalmiamo i 382,5 euro della Carta Spesa sull’arco temporale di un anno.
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