Avvalersi della carta stagnola comporta numerosi vantaggi in cucina e non solo. Ma ci sono dei metodi più furbi per impiegarla.
La carta stagnola è un accessorio importante in tante azioni quotidiane che compiamo all’interno delle nostre cucine. Il suo uso è deputato in particolare modo alla conservazione dei cibi.
Ed in particolar modo di quelli che abbiamo preparato e che ci avanzano. È necessario però prendere delle necessarie precauzioni per fare in modo che non emergano dei possibili effetti collaterali.
Infatti tanto la carta stagnola quanto i contenitori in alluminio possono dare adito al rilascio di materiali negli alimenti conservati al loro interno. Questa cosa può avvenire in particolar modo dopo qualche giorno di troppo in cui avviene la conservazione, o nel caso di alimenti molto caldi che entrano in contatto con la stagnola.
Oppure con ingredienti particolarmente acidi quale l’aceto ed il limone. Meglio evitare tutto questo e non riutilizzare mai un contenitore od un foglio di carta stagnola già utilizzati una prima volta
Carta stagnola, l’uso intelligente e pratico in cucina
Per non correre dei possibili rischi quindi è meglio conservare subito i cibi caldi, mentre quelli riposti in frigorifero od in congelatore e rivestiti o riposti nell’alluminio andrebbero mangiati entro massimo due o tre giorni. Ma c’è altro da sapere in merito alla stagnola.
Riporne uno strato sul piano cottura rappresenta un modo virtuoso per garantire maggiore pulizia in cucina.
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Una copertura così attuata impedisce che tutto quanto si sporchi, ed in seguito ad una preparazione basta semplicemente ripiegare i fogli di alluminio e gettarli via. Per dare poi una semplice passata di pulizia che non fa mai male.
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Inoltre con la stagnola possiamo anche foderare l’asse da stiro, in modo tale da fare da trattenente per il calore e per l’umidità quando stiriamo i nostri abiti e tessuti. E potremo anche affilare delle forbici.
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Per fare ciò è sufficiente prendere un foglio di stagnola, ripiegarlo più volte su sé stesso creando più di cinque strati, e tagliarlo poi con le forbici che necessitano di essere affilate. Semplicissimo.
